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Municipio XII: servono tempo, preparazione e pazienza per affrontare le tante questioni aperte

La nostra intervista al nuovo Presidente Elio Tomassetti

Tratto da Urlo n.195 novembre 2021

Qual è l’obiettivo per i primi 100 giorni? C’è un’idea realizzabile in poco tempo?

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La situazione che stiamo riscontrando nel Municipio XII è molto complessa. Credo che l’organizzazione della macchina amministrativa, per poi alzare i giri del motore in futuro, debba essere la nostra prima priorità. A questo vorrei aggiungere che non sono mai stato un grande fan del termine “Nei primi cento giorni”. Dobbiamo rispettare l’intelligenza dei nostri concittadini e far capire che per risolvere i problemi servono tempo, preparazione e programmazione. Le questioni sul tavolo sono tante e tutte di grande importanza. Sicuramente, come ho già detto prima del voto, il sociale sarà il nostro punto di partenza. Quando avremo formato la Giunta, appena possibile, inizieremo il percorso di ascolto, confronto e valutazione per redigere il nuovo Piano Sociale municipale. Questo sarà sicuramente il nostro primo grande banco di prova.

Come si risolvono i problemi di mobilità del territorio?

Credo che si debba innanzitutto partire dalle esigenze dei cittadini, che negli ultimi cinque anni su questo tema sono stati totalmente dimenticati. I programmi elettorali non sono vuote promesse che si fanno prima del voto per poi dimenticarle. “La città dei 15 minuti”, base del programma di Roberto Gualtieri, deve essere assolutamente portata avanti e noi la sposiamo in toto: non solo i cittadini dovranno potersi spostare più velocemente, ma anche i servizi della città dovranno avvicinarsi ai cittadini. Chiaramente con il Campidoglio lavoreremo affinché i mezzi di trasporto nel nostro Municipio siano rafforzati. Servirà del tempo, ma le corse del tram 8 dovranno essere moltiplicate e l’infrastruttura aggiornata. La linea 792 dovrà essere allungata fino a largo Quaroni, come avevamo già programmato sotto l’amministrazione di Cristina Maltese. Dovremo rafforzare la rete ferroviaria, per esempio con il progetto della stazione a Massimina: questa sarà chiaramente una proposta di consiliatura, ma assicuro tutto il mio impegno. Nel frattempo, insieme al Comune sarà nostra premura trattare con le aziende di sharing mobility affinché Pisana, Bravetta, Colle Aurelio e Massimina siano inserite all’interno del loro raggio di azione.

Alla Capitale serviranno impianti di trattamento e una discarica di servizio, quale sarà la sua posizione per quanto riguarda la Valle Galeria?

La Valle Galeria ha già dato in termini di sacrificio per questa città e su questo, come ha ribadito varie volte in campagna elettorale il neosindaco Roberto Gualtieri, non transigeremo. Quello dei rifiuti è però un tema complesso che richiederà valutazioni a differenti livelli, adesso sarà importante seguire le indicazioni e la road map che arriveranno dal Campidoglio. Credo che la decisione di lanciare una pulizia straordinaria della città vada nella decisione giusta: è vero che per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti servirà tempo, ma non è accettabile vivere in una città che versa nelle condizioni attuali. Tornando alla Valle Galeria, gli abitanti di Massimina, Casal Lumbroso e Vignaccia meritano qualcosa di più della solita tematica dei rifiuti. Questi territori, che negli ultimi anni sembrano salire alla ribalta solo quando si discute di un luogo dove stoccare i rifiuti dell’intera città, devono poter conoscere nuove parole come “riqualificazione”, “sviluppo”, “mobilità veloce”. Spero nei prossimi mesi ed anni di ribaltare questo paradigma.

Da troppi anni raccontiamo di situazioni annose e irrisolte, come quella dell’ex Residence Bravetta. Come può il Municipio intervenire affinché il territorio non sia penalizzato oltre da vicende simili?

Il caso del Residence Bravetta, insieme ad altri nel nostro territorio, rappresentano degli interventi urbanistici che la politica deve tornare a governare. Questi progetti non devono portare solamente a nuove abitazioni o parcheggi, ma devono anche garantire servizi funzionali alla cittadinanza, come aree verdi e spazi di aggregazione. Il nostro ruolo in questi processi sarà quello di calare questi interventi nella realtà dei nostri quartieri alla luce dei bisogni dei nostri cittadini, per favorirli e non danneggiarli. Il Residence è chiaramente una ferita da sanare all’interno della nostra città, chi passa ogni giorno da Bravetta lo vede. Ci impegneremo affinché vi siano al più presto sviluppi positivi, anche per la Valle dei Casali, nodo centrale per lo sviluppo del quadrante.

Anna Paola Tortora