Tratto da Urlo n.185 Dicembre 2020
MONTEVERDE – Un’opera molto dibattuta quella relativa alla costruzione di un parcheggio coperto in via di Donna Olimpia, non tanto per la sua utilità (sono infatti box auto privati, che comunque libereranno posti ad altre auto) quanto per le problematiche incontrate dall’anno dell’avvio dei lavori (2006) ad oggi, che hanno lasciato per anni una struttura indecorosa nel bel mezzo del quartiere, con un impatto sul territorio non di poco conto, considerando che la sua costruzione ha comportato anche la demolizione di una collinetta e del casale “Ragazzi di vita” di Pasolini. Il Municipio XII (all’epoca XVI) infatti, diede dapprima parere negativo (non vincolante) all’opera per ben due volte, poi l’edificazione venne autorizzata dal dipartimento comunale competente. Seguirono una serie di battute d’arresto: prima nel 2011 con l’area posta sotto sequestro (fino al 2014), a causa del rilevamento di difformità da parte dell’ufficio tecnico del Municipio, poi il fallimento della società e il subentro di un Commissario per la gestione del patrimonio che si fece promotore di un nuovo progetto.
VERSO LA FINE DEI LAVORI
Nel 2018 una nuova società rilevò il cantiere, impegnandosi in un progetto di miglioramento architettonico e di messa in sicurezza dell’opera, ottenendo anche il via libera dell’ufficio tecnico del Municipio. Quest’ultimo negli anni ha vigilato sulla correttezza nella prosecuzione dei lavori (che secondo i primi annunci sarebbero dovuti terminare alla fine del 2019) e ci comunica oggi che questi stanno proseguendo, senza però riuscire a fornire una tempistica certa riguardo il termine. Al momento sul sito, messo in piedi per la prenotazione dei box, si legge che la loro consegna, ‘salvo proroghe’, sarà eseguita nel febbraio 2021, mentre chiedendo informazioni via mail ci è stata fornita la data di marzo 2021. In ogni caso sembra che i lavori siano quasi conclusi e online è possibile reperire tutti i numeri del progetto: si tratta di 135 box di varie misure. È plausibile dunque immaginare che con il nuovo anno gli abitanti di Monteverde vedano finalmente conclusa un’opera attesa da davvero troppo tempo.
Marta Dolfi