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Pisana: nuovo stop ai lavori per il Mercato di Capasso

Il travaglio continua: fallita la ditta aggiudicatrice delle opere

BRAVETTA – Dopo tutti questi anni di attesa, finalmente qualcosa sembrava essersi smosso a marzo scorso con l’assegnazione dell’area alla ditta che si sarebbe dovuta occupare della realizzazione del mercato di via dei Capasso, ma purtroppo un nuovo evento, che si aggiunge agli altri tasselli di questa storia infinita, ha determinato ancora una volta uno stop ai lavori. La ditta vincitrice del bando (aggiudicato a giugno 2016) infatti versa in difficoltà economiche e non è in grado di portare avanti le opere. Secondo quanto riportato dal Municipio, la Edilar avrebbe lasciato il cantiere.

LA GARA E L’INIZIO DELLE OPERE – “Il provvedimento per l’aggiudicazione definitiva e l’affidamento dell’appalto alla ditta Edilar venne siglato a novembre 2016 – si legge nella nota diffusa dalla presidente del Municipio XII, Silvia Crescimanno – ma per sopraggiunte modifiche alla normativa antisismica il progetto di gara subì una variante (senza aumento di spesa), successivamente depositata al Genio Civile (nell’ottobre 2017) il quale ha rilasciato la ‘autorizzazione sismica’ nel gennaio 2018”. Ma le difficoltà che hanno rallentato l’iter per la consegna dell’area sono da ricercare anche sul fronte legale. Il mercato infatti sarebbe dovuto sorgere sopra al PUP di via dei Capasso. La società che si era occupata della realizzazione del parcheggio a luglio 2012 era fallita. Per questo entrò in campo un Curatore. E a marzo 2018 è avvenuta “la consegna del parcheggio interrato da parte del Curatore al Comune di Roma che a sua volta ha consegnato l’area, sede del futuro mercato coperto, alla ditta Edilar srl (capogruppo) in A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) con Asteco Industria srl: la conclusione dei lavori era prevista per il 25/02/2019”. Purtroppo però – seguita la nota – dall’avvio dei lavori “si è da subito palesata una scarsa attività lavorativa, di certo non giustificabile con problematiche legate a presunte difficoltà nell’iniziale ‘attività di cantierizzazione’”.

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LO STOP AI LAVORI – Oggi, “a distanza di sette mesi, dopo aver realizzato unicamente un parziale sbancamento dell’area, la ditta Edilar srl ha lasciato il cantiere per sopravvenute difficoltà economiche”, ha comunicato la Presidente. Sono varie le strade che si stanno valutando ad oggi perché i lavori riprendano al più presto possibile: “La miglior soluzione sarebbe la cessione del ramo d’azienda della capogruppo (a una terza società, ndr). In alternativa, la rescissione del contratto e l’affidamento dell’opera a una delle ditte classificate” nel bando, conclude il Municipio. Non sarebbe però esclusa ad oggi anche l’eventualità di indire una nuova gara.

ISTITUZIONI ASSENTI? – L’area è stata consegnata alla Edilar con estremo e ingiustificabile ritardo, secondo Elio Tomassetti, Consigliere Pd in Municipio, che ha sottolineato: “Il Curatore fallimentare il giorno della consegna dell’area ha infatti affermato che quest’ultima era pronta per essere data in consegna da un anno. È vero poi che nel corso del tempo sono state richieste delle varianti al progetto, queste però potevano essere fatte anche a cantiere aperto. In questo modo la consegna dell’area sarebbe stata più vicina all’assegnazione del bando e la ditta sarebbe stata presente in cantiere da prima”. Sulla questione non c’è stata sorveglianza politica, incalza il Consigliere: “L’Assessore ai Lavori Pubblici municipale, Emilio Acernese, e la Presidente Crescimanno non hanno mai scritto alla ditta da quando questa ha preso possesso dell’area per richiamarla all’ordine, visto che subito dopo la consegna si è osservata una scarsa attività. Il Municipio è un organo di prossimità che, seppur non competente (l’opera è in capo al Simu, Dipartimento dell’Assessorato ai Lavori Pubblici capitolino, ndr), avrebbe il compito di vigilare. Dal punto di vista amministrativo non sono stati rispettati i pagamenti dei Sal, e non c’è stato il minimo controllo né del Municipio né del Dipartimento. Non ci risultano note ufficiali della Giunta del Municipio né commissioni convocate sull’argomento”. Il Consigliere ha poi manifestato perplessità circa la possibilità di assegnare l’area a una delle ditte classificate nel bando passato: “Sono trascorsi più di due anni, bisogna capire se sia percorribile questa strada”.

UN INTERVENTO ATTESO DA ANNI – “I cittadini attendevano da anni questo intervento di riqualificazione che il M5S potrebbe passare alla storia per aver completamente vanificato; un progetto forzatamente portato avanti dai grillini senza che ci siano mai state le condizioni reali per realizzarlo”, commentano duri Fabrizio Santori, Dirigente regionale della Lega e Giovanni Picone, Capogruppo Lega in Municipio XII, che seguitano: “Tutto questo si aggiunge al fatto che la Sindaca Raggi e la Presidente Crescimanno si erano già resi protagonisti per il definitivo definanziamento della collegata riqualificazione di piazza Visconti. Bravetta merita più attenzione e non politicanti allo sbaraglio”.

PIAZZA VISCONTI – La somma necessaria per l’edificazione del nuovo mercato ammontava a 1 milione di euro, dei quali 800mila destinati al progetto e alla costruzione del nuovo plateatico e la restante parte per la riqualificazione di piazza Visconti, attuale sede del mercato. In assenza di un progetto per quest’ultima, però, i 200mila euro sono stati spostati anch’essi su via dei Capasso. In seguito a dei ribassi d’asta rispetto alla somma necessaria per realizzare il nuovo mercato, quei fondi, a novembre 2017 svincolati, sono tornati disponibili. A maggio 2018 con una mozione del Consiglio del Municipio XII è stato richiesto alla Sindaca e alla Giunta capitolina, fa sapere sempre la Crescimanno, di “prevedere l’assegnazione al Simu delle somme ai fini dell’esecuzione delle opere riguardanti la ‘riqualificazione di piazza Visconti’ e di prevedere l’assegnazione al Simu di fondi per le attività di progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e successivo collaudo, per l’intervento”. Al momento la richiesta non sembrerebbe aver avuto seguito, stando a quanto riportato dall’Assessore municipale Emilio Acernese.

Anna Paola Tortora