
Tratto da Urlo n.230 gennaio 2025
VILLA PAMPHILIJ – Nel mese di dicembre sono stati presentati i profondi interventi di riqualificazione della villa e delle strutture presenti al suo interno. L’occasione è stato un incontro presso il Casale dei Cedrati, in via Aurelia Antica, alla presenza del Sindaco, della Sovrintendenza Capitolina, dell’Assessora comunale all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e del Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti.
I FONDI DISPONIBILI
“Complessivamente – ha spiegato nell’occasione Gualtieri – gli investimenti ammontano a oltre 16 milioni di euro, di cui la gran parte si concretizzerà nei tempi del Pnrr, quindi entro giugno 2026, con l’intervento sul verde che è già partito. Alcune cose si stanno già terminando, altre via via rapidamente nei prossimi giorni, settimane e mesi. È la somma di tanti interventi diversi”. Dei circa 16 milioni di euro stanziati, 3,5 sono fondi giubilari, che saranno utilizzati per il recupero della rete sentieristica e per la sistemazione del verde della villa, come ha diffusamente spiegato l’Assessora Alfonsi. Altri 11 milioni di euro, fondi del PNRR, saranno invece disposti per la riqualificazione e il recupero di sei fontane storiche, dell’Esedra del Teatro e di cinque immobili di pregio e molto importanti per la storia e il paesaggio di Villa Pamphilij. Gli interventi andranno così a riqualificare l’Arco dei Quattro Venti, la Legnara, Villa Vecchia, Villino Corsini e Casale di Giovio. “Si tratta di un finanziamento mai visto prima per la Villa, che è ormai punto di riferimento imprescindibile per gli abitanti del Municipio XII e per tutte le romane e i romani”, ha commentato a margine il minisindaco del Municipio XII, Elio Tomassetti.
GLI INTERVENTI SUL VERDE
Villa Pamphilj è parte del sistema delle ville e dei parchi storici che, insieme a Villa Borghese e Villa Ada, ma anche al Parco dell’Appia Antica, rappresentano i principali polmoni verdi della città. In particolare la villa ha un’estensione di 184 ettari, inglobati nel tessuto urbano, connotati da caratteristiche e paesaggi molto diversi tra loro. L’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha così presentato il programma di riqualificazione vegetazionale a cura dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale e facente parte delle opere finanziate con i fondi giubilari 2025. Con 3,5 milioni di euro si procederà in prima battuta al recupero e alla riqualificazione dei percorsi e della regimazione delle acque, che interessano circa 2.700 metri d’intervento. Questi lavori, spiega Alfonsi, consentiranno il ripristino dei piani dei percorsi esistenti e il recupero funzionale delle cunette laterali, nonché delle griglie per la raccolta e lo smaltimento delle acque. Ulteriori interventi incideranno poi sul verde della villa, a partire dalla ricostruzione della pineta storica, che attualmente è stata colpita da importanti fenomeni di disseccamento, anche di tipo parassitario. In questo caso verranno messi a dimora 160 nuovi alberi Pinus Pinea, in sostituzione degli abbattimenti. Interventi simili, ha proseguito l’Assessora, sono stati disposti per i filari di leccio, dove 160 “Quercus liex” verranno messi a dimora, integrando e sostituendo gli attuali arbusti. Inoltre, è previsto il ripristino delle siepi perimetrali alla fontana del Giglio con il recupero del disegno originario. La valorizzazione dell’area include anche la realizzazione di aree belvedere lungo il Lago del Belvedere e su via del Casino Algardi. Infine, lungo i percorsi e le viste panoramiche, saranno posizionati nuovi arredi e un’area giochi sarà realizzata in viale Bartolomeo Rozat. “Abbiamo messo fondi del Giubileo, ma anche somme importanti del bilancio comunale, come nel caso del Giardino del Teatro, che era stato escluso dai fondi giubilari e che abbiamo fortemente voluto recuperare finanziando il progetto con fondi comunali, proprio per completare nel suo complesso gli interventi sul verde, sulle opere e per migliorare l’accessibilità della villa”, ha poi aggiunto l’Assessora Alfonsi.
IL CASALE DEI CEDRATI
L’incontro di dicembre ha permesso anche la sottoscrizione di un patto di collaborazione tra Roma Capitale, la Società Consortile Casale dei Cedrati e la Società Linea d’arte Cooperativa sociale integrata, per delineare la collaborazione per le attività e gli interventi da realizzare nel Giardino dei Cedrati, un’area verde sita in via Aurelia Antica 183 e interna al parco di Villa Pamphilj. Tra gli interventi inseriti all’interno del patto di collaborazione ci sono il restauro e la messa in sicurezza del pergolato, la rigenerazione dell’agrumeto, della biblioteca degli agrumi e la riattivazione delle serre. “In questi giorni si celebra anche un anno dalla riapertura di Casale dei Cedrati, un progetto cooperativo di rigenerazione urbana per e con la comunità – dichiara Giovanna Barni, delegata Coopculture per Casale dei Cedrati – che ha ospitato centinaia di iniziative per oltre 300mila utenti, di ogni generazione e genere, artistiche, musicali, letterarie, scientifiche e storiche. Un impegno che da oggi si estende al Patto di collaborazione per il Giardino dei Cedrati, per riattivare le colture dei cedri e le serre all’insegna di un nuovo welfare tra natura e cultura”. L’esperienza del Casale è nata da un progetto condiviso che aveva vinto il bando lanciato nel 2013 dal Comune di Roma per la concessione e il restauro della struttura. A pochi mesi dall’apertura, nel febbraio del 2016, il progetto era stato interrotto a causa di una vicenda giudiziaria e poi amministrativa durata anni. Una volta conclusa questa parentesi, nel novembre del 2023 il Casale è stato finalmente inaugurato: “Siamo qui ad un anno dalla realizzazione del primo obiettivo che ci eravamo posti, la riapertura di Casale dei Cedrati – seguita Alfonsi – Questo luogo è la dimostrazione che si governa la città soltanto con una collaborazione con il Terzo Settore, con le imprese e con i cittadini attivi. Questo è il modello che stiamo cercando di replicare, ove possibile, in tutte le ville storiche e nei parchi di Roma, proprio per evitare che i grandissimi investimenti di riqualificazione che, insieme alla Sovrintendenza, stiamo mettendo in campo, possano andare persi senza una cura costante di questi luoghi”.
LA PARTECIPAZIONE
In particolare dal Municipio XII il minisindaco Tomassetti ha puntato l’attenzione sulla necessità di partecipazione e di coprogettazione con la cittadinanza sul futuro della villa: “Riteniamo che lo sviluppo della villa vada costruito insieme alla cittadinanza, e che molti servizi dovrebbero essere pensati insieme. I lavori sono già iniziati, informeremo la cittadinanza passo passo degli sviluppi, anche per garantire il pieno rispetto dei tempi. Da oggi – ha poi concluso il Presidente – bisogna far partire il tavolo congiunto tra Comune, Municipio associazioni e cittadini, per decidere insieme la destinazione dei cinque edifici”.
LeMa