
Tratto da Urlo n.230 gennaio 2025
MONTEVERDE – Nel maggio 2024 dal Municipio XII spiegavano che erano in attesa dell’affidamento dei lavori e che l’inizio degli stessi sarebbe stato a fine 2024: “La vicenda è l’esempio dell’immobilismo del Pd. Da anni sentiamo parlare di un fantomatico centro culturale giovanile ma, nonostante gli annunci e i fondi stanziati nel bilancio 2022-24, la struttura rimane in abbandono”, dichiarano in una nota i consiglieri di FI in Municipio XII, Pietrangelo Massaro e Alessandro Galletti.
LE VICENDE PASSATE
La riqualificazione della Casetta Garibaldina si protrae da più di un decennio. All’insediamento di questa consiliatura i lavori relativi l’immobile, sito all’altezza di Largo 3 giugno 1849, dove soggiornò Giuseppe Garibaldi durante l’assedio francese del colle romano, erano fermi al 2016. La struttura, ancora immersa nel vecchio cantiere, aveva bisogno di una bonifica interna ed esterna, avvenuta con lo stanziamento di fondi nel bilancio previsionale 2022-24, oltre ad un cambio di destinazione d’uso per svolgere attività socio-culturali (dato che aveva ancora una destinazione residenziale). Durante il 2023 è andato avanti anche l’iter di acquisizione definitiva di tutta l’area a patrimonio municipale, avvenuta nel giugno dello stesso anno. Ma i tempi si sono allungati per problemi di natura catastale. L’area esterna non risultava difatti appartenente alla struttura interna. “In merito ai lavori di manutenzione straordinaria, a metà novembre 2024 è stato approvato in Giunta il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica e il Quadro Economico relativo al completamento della ristrutturazione dell’immobile”, dichiara Stella Squillace, Assessora al Patrimonio del Municipio XII. Il progetto prevede la regolarizzazione catastale della parte esterna, spiega ancora, ma dell’inizio dei lavori ancora nessuna notizia. “I cittadini di Monteverde meritano risposte e un cronoprogramma chiaro per l’avvio dei lavori necessari per restituire questo bene alla comunità. La scusa del cambio di destinazione d’uso non regge più. Chiediamo un’azione concreta”, sottolineano ancora Massaro e Galletti. Fondamentale è anche il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni del territorio per contribuire alla definizione del futuro utilizzo della struttura.
IL PROGETTO
Ma in cosa consiste il progetto di riqualificazione del “Casale di San Pancrazio”? L’Assessora Squillace spiega sulle righe del nostro giornale i vari punti. Per quanto riguarda la parte esterna ci sarà la messa in sicurezza della struttura attraverso la realizzazione di un impianto di illuminazione, la manutenzione delle alberature esistenti e la piantumazione di nuove essenze arboree, ma anche la recinzione dell’area. Nella parte interna sono previsti adeguamenti all’immobile, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di un elevatore esterno. “È stata indetta la Conferenza di Servizi, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni competenti, che si concluderà a metà gennaio. Richiesto e concesso inoltre il mutuo relativo all’importo stanziato per le predette opere nel Piano Investimenti municipale per una cifra complessiva di 327 mila euro”, conferma Stella Squillace. “La riapertura dello storico Casale è stata fin dall’inizio un obiettivo fondamentale di questa Amministrazione”, sottolinea l’Assessora: “Stiamo lavorando affinché i lavori possano iniziare nei primi mesi di questo anno. Proprio per questo l’area esterna è stata completamente ripulita e resa agibile per permettere la cantierizzazione”.
Giancarlo Pini