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Tenuta Pisana: un nuovo intervento da mettere a sistema

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Presentato alla cittadinanza un nuovo tassello dello sviluppo ad ovest della città

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Tratto da Urlo n.117 luglio 2014

PISANA – Nella giornata del 16 settembre si è tenuto il percorso partecipativo su un nuovo intervento urbanistico che andrà ad interessare l’area ovest della Capitale, all’interno del Municipio XII. Non si tratta di enormi cubature o di un numero eccessivo di nuovi abitanti, ma di un intervento che, se non considerato nel sistema della mobilità e di tutte le nuove urbanizzazioni previste nella zona, potrebbe causare non pochi problemi. Si tratta dell’ATO I-78, altrimenti conosciuto come Tenuta Pisana, una previsione del PRG di Roma tra il Collegio San Lorenzo da Brindisi, il GRA e la Tenuta dei Massimi. Una SUL di 21.176 mq, il cui mix funzionale è individuato in 70% residenziale e il restante non residenziale. La prima parte dell’intervento, che dovrebbe aggiungere all’area circa 500 nuovi residenti, conta due edifici di cinque e sei piani che verranno edificati senza intaccare le alberature della zona. Questi sorgeranno su due pianori già esistenti e spogli di vegetazione mentre, ai loro piedi, verrà edificato il comparto ricettivo previsto, con molta probabilità un hotel: “È difficile immaginare che possa essere un ostello oppure una casa dello studente, vista la natura decentrata dell’intervento”, ha evidenziato la Capogruppo di Sel al Municipio XII, Alberta Maranzano. Con l’intervento verrà anche realizzata una riforestazione esterna all’ATO di circa 19.000 mq per incrementare la porzione verde, un asilo nido e un parco pubblico di 6500 mq. Ma anche parcheggi pubblici per circa 3000 mq e privati nei piani interrati delle edificazioni. Di particolare interesse, nonché una delle criticità riscontrate durante il Processo Partecipativo, è la previsione della mobilità in entrata ed uscita dal nuovo complesso. In una prima fase infatti verrà utilizzata la complanare del GRA come punto d’accesso, mentre in un secondo tempo verrà assicurata una via di sbocco verso via del Pescaccio, passando per la nuova edificazione di via di Brava. “Ci preoccupa che questo collegamento venga previsto in un secondo momento – ha dichiarato nel suo intervento il Consigliere al Municipio XII Augusto Rossi, Presidente della Commissione Ambiente – sappiamo che tra gli oneri ci sarà solo una porzione di questa strada, invece chiediamo che venga inserita completamente nelle opere di urbanizzazione e che la sua costruzione sia contemporanea a quella delle altre edificazioni”. Ma proprio questa si configura come la maggiore criticità espressa da cittadini, Comitati e Associazioni durante la riunione partecipativa del 16 settembre. La previsione, ribadita più volte, è che il traffico veicolare su via del Pescaccio, qualora venisse costruito il collegamento passante per l’edificazione di via di Brava, aumenterebbe a dismisura, senza aver previsto nessun ampliamento delle strade già esistenti. “Questo progetto – ha affermato uno dei cittadini intervenuti – senza i necessari interventi sulla mobilità e senza tenere conto degli altri progetti della zona, potrebbe peggiorare moltissimo la qualità della vita di chi vive in questa zona”. Il quadrante infatti soffre di una viabilità mai rinnovata negli ultimi cinquant’anni sulla quale si conta di far insistere molti altri nuovi interventi: “Credo che questa sia l’occasione per aprire una riflessione importante – ha spiegato l’Assessore municipale alla Mobilità, Luigi Munini – Ci sono arterie come via della Pisana oppure a via di Brava che meritano di essere allargate. Questa è l’occasione per una grande operazione sulla viabilità”. Anche per il Consigliere Marco Giudici le difficoltà sulla rete stradale e del Tpl sono una questione dirimente per non gettare la zona nel caos: “La mobilità è centrale in tutti gli interventi urbanistici dell’area, sicuramente una sua rimodulazione nel quadrante deve essere il primo intervento da considerare per evitare ulteriori disagi agli attuali e futuri residenti”. Una questione ripresa anche dagli interventi degli altri rappresentati dell’istituzione municipale, che in più occasioni hanno espresso la volontà di leggere i progetti previsti all’interno di un sistema: “Credo che l’Amministrazione comunale si renda conto del fatto che in passato molto non ha funzionato – afferma L’Assessore ai Lavori Pubblici e alla trasformazione Urbana del Municipio XII, Raffaele Scamardì – Questa zona si sta espandendo e la visione urbanistica non deve essere negativa, ma deve configurarsi come un’opportunità per ridisegnare la città. Bisogna incrementare la visione di sistema sui beni comuni – aggiunge – sulle Convenzioni Urbanistiche, sugli oneri degli interventi e sul modo in cui vengono spesi. Su tutto questo vigileremo mettendoci in gioco per cogliere questa possibilità”. Sull’importanza di ascoltare le analisi e le problematiche che emergono dai cittadini la Presidente del Municipio XII, Cristina Maltese, non ha dubbi: “In questo come in altri appuntamenti partecipati sono emerse diverse criticità importanti. Accettiamo la sfida di lavorare su di un sistema che parli non solo di urbanistica ma anche di ambiente e mobilità, su tutto quello che sarà lo sviluppo verso ovest della nostra città. Con il rilancio dell’aeroporto di Fiumicino e del porto di Civitavecchia, ma anche con la Fiera di Roma e la costruzione del nuovo Stadio. Tutte queste sfide devono essere messe a sistema per aggiornare la rete dei servizi che vengono offerti ai cittadini. Su questo particolare intervento lavoreremo sulla sostenibilità, integrando la ciclopedonalità con la vicina Tenuta dei Massimi. Ma anche – conclude la Maltese – affinché la mobilità in entrata e uscita dal nuovo quartiere non gravi completamente sulla complanare del GRA e venga realizzato lo sbocco su via del Pescaccio in maniera unitaria e contemporaneamente alle nuove edificazioni”.

Leonardo Mancini