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Urbanizzazioni Municipio XVI: quanto cemento ancora nel quadrante?

brava

Un viaggio tra i progetti edilizi previsti per la zona che fanno arrabbiare politici e comitati

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(tratto da Urlo – la scena di Roma Sud di marzo 2013, n. 103)

 

MUNICIPIO XVI – Sono numerosi i progetti e le delibere cosiddette “del cemento” previsti per Roma Capitale. Troppi per poterne parlare in un solo articolo. Urlo da sempre si è interessato dell’argomento e molti sono i piani di zona che ha passato in rassegna. Questo mese ci occupiamo di Municipio XVI, una zona interessata da molte proposte urbanistiche, la maggior parte delle quali compensazioni edilizie. Il 6 febbraio scorso l’Assemblea capitolina ha inserito nell’ordine dei lavori, e quindi come proposte di delibera da discutere, svariati progetti edificatori, molti per il municipio in questione: la proposta numero 11/2013, compensazione del comprensorio che sarebbe dovuto sorgere a Tor Marancia, a via del Pescaccio; la 70/2012 che chiede l’approvazione di varianti del Piano Regolatore per la zona denominata via di Brava, compensazione edilizia di S. Fumia (di cui Urlo si è già occupato in passato). Altre opere edificatorie dovrebbero sorgere alla Massimina (piano di zona B25) per il quale la proposta numero 59/2011 avanza la richiesta di varianti del Piano Regolatore. Senza parlare poi dell’albergo costruito nel bel mezzo della Valle dei Casali e del tanto contestato complesso di palazzine conosciuto con il nome “Terrazze dei Colli”.

Last but not least, come direbbero gli inglesi, ultima nel nostro elenco, ma precedente alle altre in ordine temporale, la proposta 162/2010: una modifica del PRG vigente per la trasformazione urbanistica dell’area denominata Pisana–via degli Estensi per la rilocazione di diritti edificatori (compensazione quindi) dell’Area Deposito Magliana–Pontina Intermetro e compensazione dell’ex comprensorio di Monte Arsiccio. Un bel po’ di interventi insomma. 

Gemma Azuni, Consigliera in Assemblea capitolina (Sel), da sempre vicina ai comitati che da anni si battono contro la crescente urbanizzazione che interessa Roma, ci conferma che delle proposte sopradescritte l’unica ad essere stata approvata al momento in cui scriviamo è la prima, la 11/2013 su via del Pescaccio. Ma quanto cemento verrà ancora gettato sul Municipio XVI? 

A giudicare da tutte le proposte esistenti, potrebbe essere molto. Tra queste, il progetto per via degli Estensi, sembrerebbe essere il meno “colossale”: nella zona dovrebbe sorgere un complesso composto da sole (?) 15 palazzine. Secondo il PRG vigente l’area è destinata a verde pubblico e servizi; la modifica del suddetto Piano, invece, darebbe il via libera all’edificazione del nuovo complesso residenziale. “Questa situazione non riguarda solo il Municipio XVI ma molti territori di Roma – ci dice la Azuni – Roma potrebbe essere oggetto di un’ulteriore gettata di cemento che non serve a niente e a nessuno”. Negli altri paesi europei – seguita la consigliera – la programmazione urbanistica viene fatta sulla base del fabbisogno di abitazioni, cosa che qui non avviene: “Più ci sono invasioni di aree verdi, più la fame della rendita edilizia si porta avanti in assenza totale di una pianificazione sul sistema della viabilità e della mobilità, basti pensare alla recente approvazione della proposta su via del Pescaccio”. Si tratta di zone dove non arrivano metropolitane o filobus e sulla progettazione delle quali non esiste pensiero unico che comprenda un’analisi del fabbisogno abitativo, della conservazione delle aree verdi e del rispetto della salute dei cittadini romani, seguita la Azuni. In merito a via degli Estensi in particolare: “Io sostengo la battaglia dei comitati in relazione a questi nodi nevralgici. Non si può continuare con la devastazione del territorio comunale che non ha significato”. 

Federica Santangeli, Presidente del Cdq Municipio XVI Pisana Estensi, lotta da tempo contro la proposta di via degli Estensi: la compensazione edilizia prevista nella zona andrebbe a privare il quartiere di uno dei pochi spazi verdi rimasti nel quadrante. L’area inoltre, secondo il CdQ, è già interessata da altri progetti urbanistici importanti che, uniti a questo, non andrebbero a far altro che congestionare ulteriormente il traffico in una zona già in difficoltà: “Siamo contrari alla proposta e allo stesso tempo contestiamo fortemente proprio il concetto di compensazione”, dichiara la Santangeli, sposando in pieno il pensiero di Gemma Azuni. 

Sulla proposta di edificazione Pisana–via degli Estensi, c’è stato un periodo molto lungo di empasse del Comune, ci racconta Massimiliano Ortu (Sel), Vicepresidente del Municipio XVI: “Si tratta di varianti al PRG scellerate che porteranno troppi metri cubi di cemento e pochi servizi. Questo atteggiamento del Comune non lascia ben sperare, temiamo che molti dei Print in esame vengano approvati verso la fine del mandato della Giunta Comunale. Per quanto riguarda la situazione Pisana-via degli Estensi esiste una grande mobilitazione sul territorio e noi faremo di tutto per sostenerla. C’è un atto del Municipio che rispetto al progetto pronuncia parere negativo”. Ortu pone l’accento su questo precisando di essere contrario al progetto indipendentemente dalle varianti che ad esso potrebbero essere apportate. Del suddetto atto parla anche Fabrizio Santori (La Destra), neo consigliere regionale, che invece descrive il parere municipale come un atto che non fa altro che approvare il progetto a patto che vengano arrecate alcune modifiche ad esso. Santori ha poi seguitato: “Via degli Estensi è l’ennesima compensazione che ricade sul Municipio XVI. Si stanno cementificando tutti gli ultimi spazi di verde rimasti. Pur non essendo membro della commissione urbanistica ho cercato di bloccare in passato questa delibera ma purtroppo non sono riuscito nel mio intento. Ritengo che sull’intera area debbano essere fatte nuove considerazioni se si pensa al fatto che nella stessa zona esistono progetti come quelli di via di Brava, via del Pescaccio e Massimina. In questo modo non si stanno dando risposte chiare all’aspetto della tutela del verde e della garanzia di servizi per i cittadini, tutti argomenti che a mio parere invece andrebbero dibattuti nuovamente”.

“Il progetto Pisana Estensi non è una priorità del territorio – dice Marco Giudici, Consigliere per La Destra al Municipio XVI – e comporta una serie di problemi, primo su tutti la sostenibilità di un agglomerato urbano così importante in un’area che non riesce a sopportare i carichi di traffico attuali. Le priorità del quadrante sono altre, prima di tutte il Residence Roma, e quindi sarebbe opportuno concentrare le forze, anche quelle politiche, per riqualificare quello che già esiste e fornire servizi al quartiere. Il mio parere personale su Pisana-Estensi è comunque negativo”, conclude Giudici. 

Anna Paola Tortora