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Via Ettore Rolli: la storia infinita del Pup Ghetanaccio

Questioni burocratiche bloccano ancora il cantiere, fermo dal 2016

Tratto da Urlo n.160 Settembre 2018

PORTUENSE – Torniamo a parlare del Pup 308 (ex parco Ghetanaccio), un cantiere di un’opera ancora incompiuta che si trova su via Ettore Rolli. Sull’area sarebbe dovuto sorgere un posteggio multipiano. Integrati con il parcheggio sono previsti un’area verde e un mercato, con relativi posti auto per gli utenti. Al suo interno dovrebbero essere ricollocati gli operatori del mercato che si trovava in via E. Rolli e che vennero spostati provvisoriamente sul Lungotevere degli Artigiani per consentire la realizzazione dell’opera. Come mai è tutto fermo? Abbiamo provato a far luce sulla vicenda.

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LA STORIA – La convenzione tra Parkroi, la ditta incaricata della costruzione dell’opera, e Comune, venne firmata nel 2007. Nel 2009 sono iniziati gli scavi archeologici e “nel 2010 – ci racconta la Parkroi – la convenzione è stata aggiornata: sono stati rimodulati e ridotti i metri cubi (da due piani interrati a uno) e sono stati ricalcolati gli oneri concessori a nostro carico: circa 1 milione e 100 mila euro”. Nel 2011 è arrivato il permesso a costruire, della validità di tre anni, terminati i quali la ditta ha chiesto e ottenuto una proroga di altri due anni.

LO STATO DELLE OPERE – Attualmente la parte di opera dedicata ai box è praticamente conclusa; incompleta invece è la struttura che dovrà ospitare il mercato: è stato edificato per ora lo scheletro composto di solaio e pilastri: “Non avrebbe avuto senso seguitare a lavorare su un’opera bloccata per l’assenza del progetto per il nuovo mercato”, commenta la Parkroi. Questo, spiegano, deve essere prodotto da Roma Capitale ma ad oggi risulta ancora assente. Nel frattempo il permesso a costruire è scaduto nuovamente e nel 2016 la società ha chiesto una proroga che ad oggi è bloccata per un problema legato alla fidejussione, dice la Parkroi: “Questo strumento serve come garanzia quando le opere non sono ancora state realizzate”. Visto l’avanzamento dei lavori però “ci siamo detti disponibili a pagare una rinnovata fidejussione ma ridotta negli importi come stabilito dalla legge. La risposta del Comune è stata negativa”. Senza il pagamento della garanzia quindi non è arrivato il rinnovo del permesso. Per questo il cantiere è fermo dal 2016 da quando, ci dicono, “la Parkroi sta solo gestendo il controllo dell’area” senza possibilità di procedere al collaudo e alla vendita dei box.

I MOTIVI DELLO STALLO – Oltre ai problemi legati al rinnovo del permesso a costruire e l’assenza del progetto per il mercato, a causare ulteriori intoppi è una questione legata agli oneri concessori. Il concessionario infatti sostiene di aver versato già quanto avrebbe dovuto, e anche di più: “Una parte degli oneri, circa 500mila euro, sono stati impiegati, sotto richiesta del Comune di Roma, per lo spostamento provvisorio del mercato presso Lungotevere degli Artigiani. A questi vanno aggiunti i 2 milioni di euro spesi per la costruzione della struttura che ospiterà il mercato, un’opera a scomputo costata circa 2 milioni di euro”.

L’AMMINISTRAZIONE – Abbiamo quindi interpellato Chiara Ortolani, Assessore alla Mobilità del Municipio XII, che ci ha parlato delle azioni che Comune e parlamentino stanno intraprendendo. Per quanto riguarda la questione degli oneri e il progetto del mercato, afferma, “si devono definire quali erano le competenze economiche. La Parkroi dice di aver corrisposto già tutti gli oneri concessori previsti, se non di più, ma nella riunione con il Dipartimento Mobilità capitolino (che detiene la competenza sull’opera, ndr) però è stato messo a verbale che questo è un aspetto che deve essere verificato”. L’idea era usare gli eventuali oneri rimanenti “per finanziare progetto e realizzazione del mercato, che devono essere fatti dal Comune di Roma. Se dalle verifiche risulterà che tutti gli oneri sono stati spesi, si dovrà capire con quali fondi procedere”. La questione della fidejussione invece, dice Ortolani, “non dipende dal Municipio. Stiamo lavorando in maniera congiunta con il Dipartimento per capire se sia possibile bypassare questa difficoltà, procedendo al pagamento solo di una parte della garanzia”. Per quanto riguarda il collaudo, impossibile fino al completamento dell’opera, “abbiamo chiesto, in seguito a un sopralluogo, al Dipartimento di verificare se sia possibile procedere al collaudo della porzione privata dell’opera (i box auto), separatamente dalla parte pubblica, svincolando la prima dalla seconda”.

GARANTIRE I SERVIZI – Sono dure le parole di Cristina Maltese, Capogruppo Pd al Municipio XII ed ex Minisindaca: “Il Municipio sta agevolando il costruttore invece di pretendere l’adempimento della concessione. Gli aspetti privati sono importanti ma lo è di più che venga finita l’opera e venga realizzato il mercato”. La Maltese ha poi ricordato che quando era alla guida del Municipio “erano stati riconteggiati gli oneri concessori a carico della Parkroi: risultavano da versare ancora 600mila euro. Non c’erano state contestazioni in merito alla fidejussione”. La quota che mancava all’appello secondo questo calcolo, specifica la Parkroi, non teneva però conto della spesa sostenuta per la costruzione della struttura che ospiterà il mercato; questo aspetto è ad oggi in fase di verifica. Durante la passata amministrazione intanto, prosegue la Maltese, “era stato previsto un progetto più leggero per il mercato e il resto dei fondi doveva essere usato per la risistemazione del verde. Erano stati dati alla società 6 mesi per portare a termine le opere. Non capisco cosa sia successo. Mi sembra – conclude la Maltese – che si stia dando ulteriore tempo a un privato che non ha mantenuto gli impegni con pubblica amministrazione e cittadini. Il Municipio si sta muovendo in maniera sbagliata e con una lentezza che non risponde all’interesse pubblico. L’opera deve essere finita e devono essere attivati i servizi pubblici così come previsto”.

RISPETTARE GLI IMPEGNI – La situazione attuale, denuncia Giovanni Picone, Capogruppo della Lega al Municipio XII, è “l’ennesima promessa non mantenuta dell’attuale amministrazione M5S. La soluzione definitiva all’intervento sul Pup di via E. Rolli doveva essere una priorità”. Il cantiere, seguita, “ha alimentato il degrado del quartiere, pesando su residenti e interi condomìni, nonché sugli operatori del mercato che avrebbero dovuto trovare posto all’interno di questo intervento di riqualificazione, ma che sono invece relegati in una sede provvisoria e disagiata dal 2009. Ci auguriamo per il bene di tutti, che l’opera possa avere finalmente luce”. In merito alle questioni burocratiche emerse, conclude, “abbiamo già depositato un’interrogazione alla Presidente del Municipio, Silvia Crescimanno”.

Anna Paola Tortora