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Al via i nidi Capitolini, critiche per la gestione dei green pass

ROMA – È partito questa mattina il nuovo anno educativo per i bambini da 0 a 3 anni all’interno delle circa 400 strutture a gestione diretta e indiretta di Roma Capitale. Sono oltre 16mila i piccoli utenti che quest’anno frequenteranno i nidi di Roma e che, viste le disposizioni regionali, non dovranno frequentare le strutture con il ‘sistema a bolle’ per limitare i contatti e la circolazione del virus. Così dal Campidoglio hanno fatto sapere che Roma Capitale è tornata alla consueta organizzazione dei Nidi in sezioni, mantenendo comunque sia la stabilità dei gruppi che le misure di sicurezza previste come l’ingresso scaglionato e la misurazione della temperatura, in aderenza alla normativa vigente.

CRITICITÀ NELLA LETTURA DEI GREEN PASS

Alla riapertura non sono però mancate alcune criticità, soprattutto in merito alla validazione dei green pass per gli operatori. In alcuni casi infatti l’assenza dei dispositivi per la lettura del qr-code ha creato non poche difficoltà.

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LE CRITICHE AL CAMPIDOGLIO

Critiche all’operato del Campidoglio arrivano anche dal Municipio VIII, con il Presidente Amedeo Ciaccheri: “Basterebbe organizzarsi per tempo ma Virginia Raggi ha dimenticato di organizzare la riapertura a livello centrale – afferma il minisindaco – nessuna pianificazione delle sostituzioni del personale fragile che verrà utilizzato fino al 31 ottobre su attività fuori dalle sezioni; scaricato sui Municipi il controllo del green pass ben sapendo che i nidi e dal 15 settembre le scuole dell’infanzia non dispongono all’interno delle strutture di personale amministrativo per le verifiche – e ancora – Sarebbe bastato organizzare ad esempio un appalto ad hoc per il controllo ma non è stato fatto. Serve una soluzione urgente, per la serenità delle famiglie, del personale dei nostri nidi e quindi per le bambine e i bambini che ritornano a scuola”.

Red