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Centri di Raccolta: dal Campidoglio si getta acqua sul fuoco

Dopo la Delibera che indica 26 nuovi centri di raccolta non sono mancate le critiche per alcune aree selezionate. Assessora Ziantoni: “Il percorso prosegue a pieno ritmo, nessuna criticità o rallentamento”

ama calderon della barca

ROMA – Dopo l’annuncio della Delibera capitolina per la realizzazione di 26 nuovi centri di raccolta rifiuti di AMA, non sono mancati articoli e dichiarazioni in controtendenza con l’ottimismo del M5s romano. Alcuni dei siti indicati sono stati ampiamente criticati, anche se la Sindaca Raggi ha parlato di un intervento “che porterà benefici ai cittadini: realizzeremo centri di raccolta nei quartieri della città che oggi ne sono maggiormente sprovvisti, puntando così sull’uniformità dei servizi”.

A GENNAIO I PRIMI LAVORI

Ora è l’assessora ai Rifiuti Katia Ziantoni a cercare di ridimensionare la portata delle polemiche innescate da questa Delibera: “Prosegue a pieno ritmo il percorso che assicurerà a Roma Capitale 26 nuovi centri di raccolta dei rifiuti urbani, collocati in tutto il territorio cittadino. Voglio rassicurare i cittadini – aggiunge – le notizie riguardo criticità e rallentamenti riportate da alcuni organi di informazione non corrispondono al vero. In particolare a gennaio inizieranno i lavori per allestire il sito di Via del Casale Cerroncino, nel Municipio VI, che sarà il primo a essere operativo”. L’assessora ha poi citato il sito scelto nel Municipio XV all’Olgiata, dove non sono mancate le critiche. Questo sarebbe infatti stato scelto, spiega Ziantoni, “in piena condivisione con l’amministrazione municipale che è stata sempre coinvolta nel processo decisionale”.

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IL DIBATTITO SU VIA MALFANTE

Resta però la nota dolente dell’area di via Malfante, che già nelle sedute di commissione è stata ampiamente criticata dall’opposizione e da alcuni membri della maggioranza penta-stellata. In Municipio VIII tutte e forze politiche sembrano unite nell’esprimere la loro contrarietà a questo sito. Tanto che il Presidente del Municipio VIII e il suo assessore all’Ambiente hanno anche firmato un volantino affisso in zona che chiede lo stralcio di via Malfante, la riconversione del sito di via Campo Boario e l’utilizzo del deposito dell’Ama di Montagnola come nuovo centro di raccolta. Anche su questo è intervenuta l’assessora Ziantoni: “Ama ha manifestato la massima apertura sia per il sito di via Malfante con la contestuale riqualificazione dell’area a verde che per il sito di Montagnola. Quest’ultima – aggiunge – necessiterebbe di un progetto complessivo di riqualificazione. Voglio, infine precisare che le ulteriori aree proposte dal Municipio VIII nei mesi scorsi non sono risultate urbanisticamente idonee – Campo Boario e un’area all’incrocio tra via Laurentina e viale del Tintoretto Ndr – per questo non sono inserite nella delibera. Proseguiremo il dialogo con le amministrazioni locali per programmare gli interventi nel rispetto delle scelte strategiche dei territori”.

NAVIGATORI O MONTAGNOLA?

Si potrebbe quindi chiudere la partita sull’area di via Malfante per tornare a parlare del deposito AMA di Montagnola, un punto critico del territorio che divide in due il quartiere di Montagnola e che, con la realizzazione di un centro di raccolta, potrebbe ottenere nuove funzioni.

Leonardo Mancini