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Chikungunya: quattro casi nella Capitale, botta e risposta tra Comune e Regione

Con la riunione indetta dalla Regione non cessano le polemiche sulla tempestività delle segnalazioni e degli interventi

ROMA – Sarebbero 4 i casi di chikungunya nella Capitale, dopo i tre già diagnosticati ad Anzio nei giorni scorsi. La Regione Lazio nella giornata di ieri ha convocato una riunione con il Comune di Roma e il Dipartimento Tutela Ambiente per “sollecitare l’avvio da parte di Roma Capitale di una campagna straordinaria di disinfestazione dalle zanzare sul territorio comunale”. La Asl, prosegue la nota della Regione, “da parte sua ha già indicato, per due volte, al Comune di Roma di procedere ad un piano straordinario di disinfestazione”.

LA CHIKUNGUNYA – La chikungunya è una malattia virale che viene trasmessa da zanzare dello stesso tipo capace di trasmettere la febbre gialle e la dengue, così come dalla più comune zanzara tigre. La malattia ha un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto forti dolori alle articolazioni. Solitamente la malattia si risolve in alcuni giorni, anche se i dolori articolari possono durare anche per diversi mesi. Solo in rarissimi casi possono esserci complicazioni di natura emorragica o neurologica.

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PER IL COMUNE LA REGIONE È IN RITARDO – Non è mancata la replica dell’Assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, alla convocazione da parte della Regione. “Con grande ritardo, la Regione Lazio ha convocato Roma Capitale scegliendo stranamente di comunicarlo a mezzo stampa”, dichiara Montanari. Che poi aggiunge: “Gli attuali casi di positività sono stati notificati dalla ASL al Dipartimento Ambiente di Roma Capitale solo venerdì scorso e a seguito della segnalazione il nostro Dipartimento si è attivato immediatamente nella giornata di ieri, lunedì 11 settembre”. Inoltre, a quanto dichiarato dall’Assessora, gli operatori di Roma Capitale sono già al lavoro: “L’amministrazione capitolina dal mese di maggio sta attivamente monitorando l’infestazione della zanzara tigre, adottando prontamente le misure di prevenzione e lotta attiva prevista dalla normativa vigente”.

INTERVENTI IN 24 ORE – La replica a quanto dichiarato dall’Assessora Montanari arriva direttamente da Alessio D’Amato, responsabile della Cabina di Regia della Sanità alla Regione Lazio, al termine della riunione convocata dalla Regione: “È corretto precisare che l’8 settembre alle ore 13.26 l’Asl Rm2 inviava via Pec al Comune di Roma una richiesta urgentissima di disinfestazione sul territorio. Il Piano nazionale di sorveglianza del Ministero della Salute prevede che l’avvio degli interventi di disinfestazione da parte degli uffici competenti, in questo caso Roma Capitale, devono essere avviati entro 24 ore dalla segnalazione di caso probabile o confermato.  Da quanto è emerso – aggiunge D’Amato – Roma Capitale ha intrapreso solo oggi azioni esclusivamente di carattere larvicida e non adulticida come previsto dalla normativa. Il Dipartimento Tutela e Ambiente del Comune Roma, su nuova sollecitazione della Regione Lazio, ha garantito che entro oggi sottoporrà alla sindaca di Roma l’ordinanza contingibile ed urgente per l’avvio della necessaria disinfestazione in aree pubbliche e private. Invitiamo l’assessore Montanari ad evitare polemiche pretestuose ed ad impegnarsi come tutti alla migliore risoluzione della vicenda”.

LeMa