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Chiude il campo rom La Monachina

Questa mattina sono partite le operazioni per l’uscita delle ultime persone dal campo, seguirà la bonifica dell’area

ROMA – Da oggi il campo rom La Monachina chiude. Questa mattina gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno iniziato le operazioni per l’uscita dal campo delle ultime persone rimaste all’interno. Dal Campidoglio fanno sapere che seguiranno poi le operazioni di pulizia e smantellamento dell’area. “È un altro obiettivo che abbiamo raggiunto e che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel chiudere gli insediamenti presenti in città, mettendo fine a un sistema che favorisce la ghettizzazione, che fa spendere milioni di euro ogni anno alla città e che crea disagi per i cittadini. Pugno duro, quindi, contro chi delinque e assistenza per chi, invece, ha bisogno di aiuto. È il nostro modello, la ‘terza via’ basata su inclusione e rispetto della legalità, sulla tutela dei diritti e sul rispetto dei doveri“, dichiara la Sindaca di Roma, Virginia Raggi

I NUMERI E L’ACCOGLIENZA

Sempre dal Campidoglio arrivano i dati relativi alle presenze nel campo. A quanto si apprende delle 105 persone presenti all’inizio del percorso, 9 nuclei familiari (33 persone) sono usciti dal campo spontaneamente; 14 nuclei (48 persone), invece, hanno firmato il Patto di Responsabilità Solidale con il Comune di Roma. Di questi, alcuni hanno fatto ricorso al mercato privato con un affitto, altri sono stati trasferiti temporaneamente in alloggi popolari destinati all’emergenza abitativa come prevede il progetto di cohousing del Comune di Roma “Dal campo al condominio”. “A Roma non spostiamo il problema di qualche centimetro ma mettiamo in campo una metodologia precisa, una progettualità, un sistema che porti a una reale inclusione per chi si impegna in un percorso di autonomia – commenta la delegata all’inclusione, Monica Rossi – Durante il percorso di superamento del campo di Monachina sono stati 370 i colloqui effettuati dai funzionari dell’Ufficio Rom Sinti e Caminanti, oltre a quelli portati avanti dall’ente gestore, secondo la metodologia prevista dal Piano Rom che si basa sull’approccio uno a uno, come strumento motivazionale e di riflessione per un gruppo di persone che per anni ha subito solo interventi di contenimento, puramente assistenziali“.

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LE CRITICHE DEL CENTRODESTRA

Critiche non sono mancate, con il consigliere comunale della Lega, Davide Bordoni che ha parlato di “interventi-spot”, citando le altre situazioni sulle quali ancora non si è intervenuto: “La chiusura dei campi slitta ancora e lo stesso rinvio riguarda le altre strutture come Candoni, Salviati, Castel Romano, Salone, Gordiani e in parte ancora La Barbuta. Flop su tutta la linea, un fallimento totale per la sindaca Raggi”. Sempre dalla Lega sono Fabrizio Santori e il capogruppo in Municipio XII, Giovanni Picone, a chiedere maggiore chiarezza sui ricollocamenti: “La questione delle ricollocazioni è quella che ci preoccupa maggiormente e sulla quale è calato un silenzio che spaventa alcuni quartieri, come l’ex-Incis a Pisana, dove si vocifera la messa a disposizione di un immobile del Municipio XII. Su questo abbiamo presentato immediatamente una Question Time per chiedere trasparenza e chiarezza”.

Red