È il coordinatore di Fi in Municipio VIII, Paolo Barbato a segnalare al nostro giornale la risposta ricevuta dall’Acea in merito alla chiusura dei Nasoni della Capitale. L’esponente forzista aveva precedentemente scritto al Presidente di Acea Spa, Luca Alfredo Lanzalone, per chiedere numi sull’opportunità di chiudere le storiche fontanelle romane in questo periodo di siccità.
Questa la risposta resa pubblica e postata sui social network:
“Le confermo che Acea ha avviato un piano di chiusura progresiva e temporanea di parte dei “nasoni” in funzione di una razionalizzazione della risorsa idrica nell’ambito delle misure, anche di carattere eccezionale, adottate per far fronte alla grave situazione determinata dalla carenza di precipitazioni.
Non sfugge né ad Acea, né allo scrivente che la chiusura dei “nasoni” può comportare disagi sia ai cittadini, ed in particolare a quelli delle fasce sociali più deboli e disagiate, che agli animali.
Tuttavia la carenza di acqua che affligge non solo la Capitale, ma gran parte dell’Italia e che, come noto, ha reso anche più fragili le fonti di approvvigionamento che è assolutamente necessario tutelare sotto il profilo ambientale, impone che qualsiasi iniziativa idonea ad evitare anche il minimo spreco sia tempestivamente attuata.
Tempistica, gradualità, modalità e, se possibile, parzialità delle chiusure eviteranno qualsiasi pregiudizio alla salute pubblica: l’attenzione di Acea al riguardo sarà massima.
Nel mentre, Acea continuerà nell’esecuzione di importanti e diffusi interventi sulla rete finalizzati a ridurne le perdite e ripristinarne l’efficienza, onde supplire ad una carenza infrastrutturale risalente nel tempo, peraltro caratteristica dell’intero sistema di distribuzione idrico italiano.
Siamo certi che cittadini e visitatori della più bella città del mondo comprenderanno l’eccezionalità della situazione e ci perdoneranno per i disagi conseguenti alle iniziative sopra accennate”.