
Il connazionale, trasportato ieri dalla Cecchignola all’Istituto Spallanzani, ormai centro di riferimento nazionale per l’emergenza, è risultato positivo al test della malattia n-CoV2019, il Coronavirus.
L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) dichiara che il paziente è attualmente ricoverato con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”. Il problema agli occhi aveva fatto temere il contagio, sintomo simile a quello che affligge la donna della coppia cinese in terapia intensiva allo Spallanzani. L’uomo ha 29 anni ed è un ricercatore di Luzzara, Reggio Emilia, rientrato in Italia lunedì scorso con un volo speciale dell’Aeronautica, insieme ad altri 55 connazionali.
ORA ALLA CECCHIGNOLA
Dopo 14 giorni di quarantena nella città militare, il contagio è stato confermato. Gli altri italiani ancora in isolamento hanno l’obbligo di indossare sempre mascherine e guanti protettivi quando si trovano insieme e adesso non si escludono controlli (ed eventuale quarantena) anche per tutti coloro che hanno partecipato all’operazione di rimpatrio dalla Cina.
Red