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Da oggi coprifuoco alle 23: il calendario delle riaperture

Per Coldiretti l’entrata in vigore del decreto a pieno regime dal 21 giugno varrà 3,5 miliardi al mese di incassi per la ristorazione

SALUTE – È in vigore da oggi il nuovo dl Covid sulle riaperture, dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le nuove norme sono in vigore già da oggi, dunque già da questa sera il coprifuoco slitta alle 23, invece che le 22, come ormai da molti mesi. Fitto il calendario delle riaperture che avverranno gradualmente nell’arco delle prossime settimane. Intanto la Coldiretti fa sapere che secondo le previsioni, quando il decreto sarà in vigore a pieno regime, ovvero dal 21 giugno con l’eliminazione del coprifuoco, le attività di ristorazione potranno vedere un aumento degli incassi pari a 3,5 miliardi di euro al mese.

IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE

Rimarrà la classificazione in zone colorate, determinata come in passato, dalla condizione specifica di ogni singola regione italiana. Le norme che prevedono già dalla giornata di oggi un graduale allentamento delle misure, sono valide per le regioni classificate in giallo.

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A partire da oggi, mercoledì 19 maggio, il coprifuoco viene prolungato alle ore 23. Sarà quindi vietato spostarsi sul territorio nazionale, per motivi che non rientrano in quelli ormai conosciuti di comprovate necessità lavorative o di salute, dalle 23 alle 5 del mattino. A partire dal 7 giugno il coprifuoco sarà spostato dalle 24 (sempre fino alle 5) e dal 21 giugno sarà completamente eliminato.

Già da sabato 22 maggio sarà abolito il divieto di apertura dei centri commerciali: quindi tutti gli esercizi presenti all’interno di queste realtà potranno rialzare le saracinesche anche nei giorni festivi e prefestivi. Sempre dal 22 maggio verranno riaperti gli impianti di risalita in montagna.

L’apertura delle palestre, inizialmente prevista dal 1 giugno, è stata anticipata al 24 maggio mentre dal 1 luglio potranno riprendere la loro attività le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere.

Dal 1 giungo i ristoranti e bar potranno servire cibi e bevande anche al chiuso, e non solo all’aperto come ancora oggi, anche dopo le ore 18.

Per quanto riguarda le competizioni sportive, sarà riammesso il pubblico: dal 1 giugno esclusivamente per gli eventi all’aperto mentre dal 1 luglio anche per quelli al chiuso (con il limite del 25% della capienza di un luogo e in ogni modo per un massimo di 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso).

Anticipata al 15 giugno la riapertura dei parchi divertimento e a tema e sempre dal 15 giugno sarà possibile riprendere feste e ricevimenti di matrimoni e più in generale delle cerimonie, tramite l’uso della certificazione verde.

Anche le sale giochi e scommesse, bingo e casinò potranno riaprire al pubblico ma dal 1 luglio. Sempre dal 1 luglio potranno riprendere le attività di centri culturali, sociali e ricreativi e sarà possibile riprendere corsi di formazione, pubblici e privati.

Rimangono per il momento invece ancora chiuse le discoteche e le attività delle sale da ballo, sia all’aperto che al chiuso.

LA RISTORAZIONE

A sottolineare l’importanza dell’introduzione di questo allentamento delle misure restrittive è stata la Coldiretti che ha definito lo spostamento del coprifuoco di un’ora “un primo importante passo verso la riapertura totale con il via libera dal 1 giugno ai pasti al coperto a pranzo e cena che consente la riapertura di circa 180mila realtà della ristorazione lungo la Penisola che non dispongono di spazi all’aperto”.
La riapertura dei ristoranti a pranzo e a cena, e l’entrata in vigore dal 21 giugno dell’eliminazione del coprifuoco, per Coldiretti varranno “per la ristorazione almeno 3,5 miliardi al mese di maggiori incassi”. L’allentamento delle misure, prosegue Coldiretti, “era atteso infatti anche per sostenere il turismo nazionale e straniero”. Il cibo infatti “è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri” e a beneficiare quindi delle riaperture sarà a cascata l’intero sistema agroalimentare.

Apt