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Dal quadrante Sud si punta alla ‘ricucitura archeologica’

franceschinii-60

Comitati e Associazioni ai Fori Imperiali per una ‘fiaccolata in difesa dell’archeologia diffusa’

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LA FIACCOLATA – ‘Archeologia: qui la illuminate all’Ardeatino la sotterrate’ con questo striscione, assieme a tantissime fotografie dei reperti rinvenuti durante gli scavi per le edificazioni della zona, i cittadini del Comitato Stop I-60, del Coordinamento Agro Romano Bene Comune, di AssoTutela, Cittadinanzattiva e Legambiente, con altre realtà del quadrante compreso tra l’Ardeatina e la Laurentina, si sono dati appuntamento in via dei Fori Imperiali per una ‘fiaccolata in difesa dell’archeologia diffusa’. Una vetrina imperdibile, offerta dall’inaugurazione della nuova illuminazione dei Fori Imperiali firmata dal premio Oscar Vittorio Storaro e dall’architetto Francesca Storaro. Una meravigliosa luce diffusa che incornicia lo splendore e la memoria della Roma Imperiale, affiancata alle vertenze di tanti cittadini e associazioni che lottano perché tale rilevanza venga riconosciuta anche ai reperti archeologici ‘periferici’. 

LE VERTENZE – Dalle edificazioni dell’I-60 in via Grottaperfetta, fino al tratto dell’Ardeatina antica svelato dagli scavi per le cubature previste a Cecchignola, le immagini dei reperti e dei basolati hanno sfilato sulla via, tra curiosi, turisti e cronisti. “Al passaggio del Ministro Dario Franceschini abbiamo deciso di fermarlo – ci spiega Giuseppina Granito del Coordinamento Stop I-60 – perché il Ministero ha competenza su molte delle nostre vertenze, soprattutto per la definizione dei vincoli”.

L’ARCHEOLOGIA PERIFERICA – I cittadini hanno quindi parlato al Ministro della necessità di valorizzare l’archeologia anche nei quartieri periferici della Capitale: “Non siamo soddisfatti dell’impossibilità di valorizzare questi beni – seguita Giuseppina Granito – non vogliamo che a Roma ci sia un’archeologia di serie A e una di serie B. Vogliamo che ci sia una ricucitura tra il centro e la periferia, proprio come si chiede di fare per il Giubileo Straordinario”. Il Ministro sembra essersi interessato alle vertenze portate avanti dai cittadini: “Siamo soddisfatti, ci siamo tassati per produrre tutto il materiale fotografico e per chiedere la tutela di un interesse collettivo tutelato anche dall’articolo 9 della nostra Costituzione – concludono da Stop I-60 – Crediamo che il Ministro debba riflettere sulle nostre richieste”.

LM

(Foto: Coord. Stop I-60)