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Discarica di Malagrotta: presentati gli interventi per la bonifica entro il 2025

Interventi da 250milioni di euro che prevedono la messa in sicurezza e la bonifica della discarica più grande d’Europa

MALAGROTTA – Il sentimento generale è quello di fare (finalmente) e soprattutto di fare presto. Lo stesso Sindaco Gualtieri, presentando la seduta congiunta dei Consigli dei Municipi XI e XII, ha parlato di un’occasione importante per “per fare il punto su uno dei problemi più gravi e che da troppo tempo attende una risposta in questo quadrante e nell’intera città”. Il tema è quello della messa in sicurezza e della bonifica di Malagrotta, quella che nella mattinata di ieri è stata più volte definita la discarica più grande d’Europa. Un impianto che, come ha ricordato Gualtieri “pur essendo stata meritoriamente chiusa richiede però degli interventi che finalmente con un lavoro e una sinergia tra Regione, Governo e Roma Capitale, possono avere luogo”. Questo, seguita il primo cittadino, per evitare un “rischio ambientale che deriva dalla colpevole e pluriennale decisione di affidarsi come unico sbocco per Roma, una gigantesca discarica che ha fatto pagare un prezzo enorme al territorio e alla città, che non ha visto la realizzazione di altri impianti, nemmeno al momento della chiusura”.

I NUMERI DELLA DISCARICA

I numeri della discarica di Malagrotta, così come degli interventi che si vogliono mettere in campo, sono stati ricordati dal Maggiore Aldo Papotto, che ha parlato di ben 144 ettari di corpo rifiuti (la discarica vera e propria) su una superfice totale di 244 ettari. Nel sito sarebbero allocati circa 80 milioni di mc rifiuti, ammassati a livello variabile tra i 20 e i 60 metri di altezza. Una enorme massa di rifiuti che ad oggi avrebbe generato circa 10 milioni di mc di percolato e 20 milioni di mc di biogas, entrambi elementi che durante la bonifica del sito andranno estratti ed eliminati.

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I PROGETTI IN CAMPO

Per la messa in sicurezza del sito sono stati stanziati circa 249 milioni di euro. Sono fondi europei del Fondo per lo sviluppo e la coesione da impiegare tassativamente entro il 2025. È per questo che il commissario Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, con il suo team ha iniziato a lavorare fin dal momento in cui è arrivato l’incarico lo scorso febbraio. I progetti che al momento si pensa di mettere in atto sono due. Intanto si parte dal capping provvisorio della discarica, così da mettere il sito a riparo dalla pioggia e dalla formazione di ulteriore percolato. Allo stesso tempo si procederà all’emungimento del percolato presente e alla captazione del biogas con la creazione di circa 2.800 pozzi. La seconda progettualità riguarda il rifacimento del diaframma plastico ai margini del polder attuale che passerà da 5,8km a 6,3 km, con un’altezza media di 35 metri. Successivamente si procederà al capping definitivo con circa 2 metri di tessuti tecnici, strati argillosi e terre varie.

TEMPI DEGLI INTERVENTI

Come già ricordato i fondi a disposizione per questi interventi sono circa 250 milioni di fondi europei che dovranno essere utilizzati entro il 31 dicembre del 2025. Per questo tutti gli interventi avranno un cronoprogramma serrato. Le azioni da intraprendere sono infatti state raccolte in due progetti di fattibilità, che per loro natura rappresentano già lo stadio di progettualità definitiva (secondo quando disposto dal Pnrr). Grazie all’appalto integrato poi si potrà unire il momento della progettazione esecutiva con quello della realizzazione vera e propria degli interventi, contraendo la tempistica di almeno un anno.

L’INTERVENTO DEI MUNICIPI XI E XII

I due padroni di casa, i presidenti dei municipi XI e XII, Gianluca Lanzi ed Elio Tomassetti, hanno sottolineato come quello appena trascorso sia stato un “giorno storico” per i loro territori. “A ispirarlo è stata innanzitutto la scelta di condivisione con i territori e del confronto con comitati e residenti. Questa attenzione e questo ascolto ci guideranno anche nei passi successivi, nel nostro impegno comune di verifica dei progetti che dovranno essere realizzati – e ancora – In gioco da decenni ci sono la salute dei cittadini e la qualità della vita nella Valle Galeria”. I consigli dei due municipi al termine della discussione hanno anche votato un documento per chiedere all’amministrazione di intervenire nei confronti del Governo, affinché vengano confermate e rese disponibili entro il 31 dicembre 2022 le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (249 milioni di euro) in modo tale che la struttura del Commissario straordinario possa impegnarle e bandire le gare per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dell’ex discarica di Malagrotta.

Leonardo Mancini