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Discarica di Monte Carnevale: il TAR non sospende i lavori, ma i cittadini non demordono

Per i Giudici i lavori possono riprendere perché non è stata impugnata la Valutazione di Impatto Ambientale, ma i cittadini sono ancora in attesa del giudizio proprio sull'impugnativa

MONTE CARNEVALE – Sono stati i Giudici Amministrativi del TAR del Lazio ad aprire un nuovo capitolo della vertenza che vede i cittadini della Valle Galeria ancora una volta schierati contro una discarica. Dopo Malagrotta (sulla quale la battaglia è tutt’altro che conclusa) il nuovo fronte dello scontro per il Comitato Valle Galeria Libera e l’Associazione Raggio Verde è il sito di Monte Carnevale, indicato dal Campidoglio come nuova discarica di Servizio per la Capitale. Nei confronti della partenza dei lavori di realizzazione dell’invaso i cittadini avevano presentato ricorso al Tar del Lazio che a metà marzo aveva disposto una sospensiva fino al 3 aprile (scadenza poi prolungata al giorno 16 dello stesso mese). Ora il TAR del Lazio, con provvedimento del 17 aprile 2020, ha revocato la precedente sospensione della autorizzazione a realizzare la discarica, che in precedenza era stata accordata. “Inspiegabilmente il Tar, pur non essendo ancora entrato nel merito dei ricorsi e non avendo preso atto delle gravi criticità idrogeologiche del sito legate all’assenza di barriera geologica naturale e all’affioramento dell’acquifero profondo a causa dell’escavazione in falda durante le attività estrattive, ha deciso di permettere comunque la costruzione degli invasi della discarica di inerti e fanghi mentre la Regione Lazio si appresta a valutarne la trasformazione in discarica di rifiuti urbani a servizio della metropoli romana – ha commentato a caldo l’ex assessore all’Ambiente del Municipio XI, Giacomo Giujusa – Le caratteristiche geologiche di Monte Carnevale sono identiche a quelle di Malagrotta e Monti dell’Ortaccio. Duole constatare che il disastro ambientale della ex discarica di Malagrotta non ha insegnato nulla”.

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LA REVOCA DA PARTE DEL TAR

Dal momento dell’inizio del procedimento per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) i cittadini della Valle Galeria stanno lottando per ottenere ascolto, sostenendo e rappresentando come la discarica a Monte Carnevale non possa e non debba essere aperta per molteplici ragioni. Ci sono state anche molte manifestazioni in seguito all’autorizzazione della discarica a ricevere rifiuti inerti (con invaso per rifiuti non pericolosi) e la successiva scelta del sito come impianto per ricevere i rifiuti di Roma. E ora il pronunciamento del TAR sembra una battuta d’arresto, ma i comitati sono tutt’altro che scoraggiati. “Il Tar ha motivato la decisione sostenendo che non essendo stata impugnata la Valutazione di Impatto Ambientale positiva rilasciata per la discarica non avrebbe potuto sospendersi la autorizzazione a realizzarla, non rendendosi conto che tale motivazione è del tutto errata, avendo i cittadini proposto in precedenza un ricorso al Tar Lazio in merito alla VIA – hanno commentato i cittadini in un comunicato congiunto tra i Comitato Valle Galeria Libera e l’Associazione Raggio Verde – Di là dell’evidente errore, non vi è dubbio che certamente era preferibile che il Tar confermasse la precedente sospensione, ma quel che importa è che la partita è tutt’altro che chiusa, ed in continua evoluzione, poiché il giudizio contro l’autorizzazione a realizzare la discarica è ancora pendente e peraltro nemmeno è il solo”.

GLI ALTRI RICORSI PENDENTI

In questi mesi infatti i cittadini non sono di certo rimasti con le mani in mano. Hanno presentato al Tribunale Amministrativo del Lazio altri quattro procedenti. Tra questi, oltre all’impugnativa della Valutazione di Impatto Ambientale concessa per la discarica alla quale si riferisce il TAR, c’è anche quella dei provvedimenti emessi dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma per la designazione di Monte Carnevale come nuova discarica di rifiuti di Roma, contro la conclusione positiva della conferenza dei servizi ed infine un procedimento con cui si chiede la riqualificazione del sito. “Siamo certi che le tante iniziative proposte, alle quali se ne aggiungeranno a breve altre, porteranno al risultato di tutelare la Valle Galeria – assicurano i cittadini tutt’altro che fiaccati da questo pronunciamento – anche perché a sostegno della bontà delle ragioni dei cittadini, hanno proposto ricorso il Comune di Fiumicino, il Ministero della Difesa e Commercity, a dimostrazione che le tante problematiche sollevate sono condivise anche da soggetti istituzionali ed economici, altamente qualificati”.

Leonardo Mancini