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Donatore di organi? Lo dice la carta d’identita’

Roma è il primo comune d’Italia che permetterà ai cittadini di apporre sul proprio documento la dicitura ‘donatore di organi e tessuti’.

L’8 novembre 2010 il consiglio comunale di Roma Capitale ha approvato, con 34 voti favorevoli ed uno contrario, la delibera presentata dal Consigliere Paolo Masini (PD) che dà la possibilità ai cittadini romani  di specificare sulla loro carta d’identità la volontà o meno di donare organi e tessuti.
I cittadini potranno fare richiesta all’anagrafe per l’apposizione sul proprio documento d’identità della dicitura “Donatore di organi e tessuti” che renderà, quindi, automatica la donazione in caso di decesso.  La procedura sarà avviata automaticamente per i maggiorenni che, al rinnovo del documento d’identità, si vedranno consegnato un modulo di manifestazione di volontà circa le pratiche di donazione degli organi e dei tessuti. L’esplicita dichiarazione, di conseguenza, potrà poi essere revocata in qualsiasi momento su richiesta del singolo cittadino presso gli stessi uffici anagrafici. La proposta del consigliere del PD in Campidoglio, presentata il 13 maggio 2009 e tenuta in stand-by per mesi, è infine approdata in aula Giulio Cesare e fa di Roma Capitale il primo comune in Italia ad introdurre questa importante novità.
L’idea si rifà alle norme stabilite dal Ministero della Sanità nel marzo 2008 che, sotto la spinta delle istanze portate dal mondo dell’associazionismo, formula un decreto atto a snellire l’iter per raccogliere le dichiarazioni di volontà dei donatori di organi e tessuti. Il decreto infatti promuove l’iniziativa dell’ aspirante donatore che può rivolgersi al Comune, il quale acquisita la richiesta, la trasmette alle Asl di competenza. La delibera dell’Assemblea Capitolina, infine, prevede che nella fase di implementazione della procedura il personale amministrativo sia affiancato dai volontari delle associazioni per informare il pubblico sul tema delle donazioni.

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Gabriele Simmini