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Dopo la sfiducia in Municipio XI si guarda al Campidoglio

Molte le reazioni delle opposizioni in attesa dell'indicazione del Delegato della Sindaca fino alla prossima finestra elettorale

MUNICIPIO XI – Nella giornata di ieri le opposizioni in Consiglio Municipale hanno sfiduciato il Presidente Mario Torelli, minisindaco del M5s in Municipio XI (Qui la cronaca della giornata). La mozione era stata presentata il 20 marzo scorso, dopo la fuoriuscita dal Movimento della consigliera Francesca Sappia. Con la perdita di una altro componente (il quarto consigliere dall’inizio di questa consiliatura) il M5s non ha più potuto contare sulla maggioranza dei voti in Consiglio, aprendo la strada alla mozione delle opposizioni.

LA MOZIONE DI SFIDUCIA – L’intero consiglio, molto partecipato dal punto di vista del pubblico in Aula, è stato caratterizzato da applausi e grida, provenienti da entrambe le parti dell’emiciclo di via Mazzacurati. Il primo firmatario della mozione di sfiducia, ex minisindaco e consigliere del Pd, Maurizio Veloccia, ha parlato di un voto che “sancisce la fine di una esperienza fallimentare dove imperizia amministrativa ed arroganza intellettuale hanno messo sotto scacco un intero Municipio per tre anni – e ancora – progetti fermi, finanziamenti non spesi, ritardi intollerabili accumulati nelle opere pubbliche, servizi sociali interrotti o ridotti”. Veloccia risponde anche alle voci, circolate nelle passate settimane, secondo le quali alcuni dei consiglieri d’opposizione avrebbero disertato il voto: “Qualcuno – spiega – sperava che lo spirito di autoconservazione dei consiglieri di opposizione avrebbe prevalso, invece il voto compatto di tutti i consiglieri di centrosinistra, gruppo misto e centrodestra ha dimostrato che esiste una politica che a fronte di un interesse personale, fa prevalere comunque l’interesse comune”. Al consigliere Veloccia fa eco la consigliera dem Giulia Fainella: “Sono stati proprio tre anni buttati al vento. Assenza totale di trasparenza, incapacità politica e tecnica, unite ad arroganza ed insensibilità nei confronti delle richieste e dei bisogni dei cittadini, hanno generato una paralisi nell’amministrazione dei nostri territori, dando corso ad un’esperienza, quella della giunta Torelli, del tutto fallimentare”.

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LE REAZIONI NEL CENTRODESTRA – Dal Centro destra locale il consigliere e capogruppo di Fdi, Valerio Garipoli, assieme al consigliere Marco Palma e al coordinatore Federico Rocca, ha commentato la giornata parlando descrivendo la ex maggioranza penta- stellata come “dannosa, improduttiva, inadeguata e indifferente ai bisogni dei cittadini. Non ha rappresentato in alcun modo il cambiamento promesso nel 2016, poichè la qualità della vita e’ peggiorata nonostante la pessima giunta di centro sinistra che li aveva preceduti”. Naturalmente ora si apre il commissariamento, con un delegato della Sindaca (che verrà indicato a breve) che guiderà il territorio fino alla prossima finestra elettorale: “Speriamo – concludono da Fdi – che il commissariamento sia il più breve possibile per consentire ai cittadini di tornare al voto ed eleggere una nuova amministrazione”. Anche la Lega sottolinea come alla sfiducia debba seguire un percorso nuovo verso il voto. In una nota Fabrizio Santori direttivo regionale Lega Lazio, Maurio Politi capogruppo Lega Roma Capitale e Daniele Catalano capogruppo Lega Municipio XI: “Il cambiamento annunciato dal movimento 5 stelle nel 2016 non si è affatto materializzato, anzi l’amministrazione 5 stelle con la perdita del terzo Municipio in tre anni certifica la propria incapacità amministrativa e politica a livello di amministrazione locale. Siamo convinti che per il bene dei cittadini del Municipio XI si debba tornare il prima possibile al voto, e che il prossimo commissariamento sia il più breve possibile”.

SI GUARDA AL CAMPIDOGLIO – In Aula per assistere a questo Consiglio erano presenti anche molti esponenti della politica romana e regionale. Da più parti infatti si è sottolineato come questa sconfitta del M5s a livello locale possa essere l’ennesima ‘tegola’ sul Campidoglio. “Se oggi c’è una certezza a Roma e’ che il M5S ha fallito completamente sia sul piano politico che amministrativo – afferma il gruppo capitolino del Pd in una nota – Non riusciamo a capire come possa la Raggi ancora aver la faccia di ostinarsi a mandare andare avanti una amministrazione che sembra voler tenere in piedi solo per non aumentare il calo dei consensi al m5S in vista delle europee – e ancora – Sono già tre i Municipi che cadono per incapacità conclamata dei pentastellati, tre territori che contano una popolazione di 491.785 abitanti, un quinto degli abitanti di Roma e lei rimane impassibile davanti a questo disastro. Se avesse un minimo di orgoglio, un minimo di amore verso la capitale dell’Italia non le rimarrebbe che una sola soluzione: dimettersi immediatamente”. Stessa posizione è stata assunta dal Segretario romano dei dem Andrea Casu che, in una nota, richiama i due municipi in cui si è arrivati al commissariamento: “Dopo il III e l’VIII Municipio questa è la certificazione definitiva del fallimento del M5S. Grazie a tutti i consiglieri che hanno liberato 150mila romani che da mesi erano ostaggio del presidente Torelli. Ora la Raggi liberi Roma: tutti i romani meritano di tornare al voto il prima possibile”. Dal centrodestra prende la parola il consigliere di Fdi, Francesco Figliomeni, anche lui in Aula assieme al capogruppo capitolino De Priamo: “Un ulteriore avviso di sfratto per la giunta Raggi che, a questo punto, viste anche le tante criticità presenti in città principalmente nel settore dei trasporti e dei rifiuti, non potrà che rassegnare le dimissioni e consentire ai romani di scegliere una classe dirigente capace e competente”.

IL COMMISSARIAMENTO – Nei prossimi giorni si avrà contezza di come il Campidoglio vorrà gestire questa nuova criticità, con il terzo parlamentino perso fino ad oggi e con una finestra elettorale ancora lontana. Si dovrà indicare un delegato, anche se nei giorni scorsi, i ben informati, parlavano di una possibile conferma dell’ex presidente Torelli in questo ruolo.

Leonardo Mancini