ROMA – Con le elezioni amministrative tornano anche le plance elettorali in tutta la città. È una legge dello Stato ad imporne e a regolarne l’installazione, anche se ormai sono diversi i candidati che preferiscono non utilizzarle in un’ottica di risparmio e di decoro.
PLANCE ELETTORALI IN PESSIMO STATO
Proprio contro questa installazione l’associazione Ecoitaliasolidale sta per lanciare una petizione per chiedere una nuova normativa in materia di pubblicità elettorale, che elimini questo mezzo ormai considerato desueto. Per i membri dell’Associazione è impensabile “proseguire ad installare migliaia di bandoni elettorali, peraltro in pessime condizioni e con un metodo di installazione che in molti casi sta creando ulteriori danni ai marciapiedi ed alle strade già ampiamente compromesse”, hanno commentato il presidente dell’Associaizone, Piergiorgio Benvenuti, con la Responsabile per il Lazio, Giuliana Salce.
UN MEZZO ORMAI SUPERATO
Nella denuncia portata avanti dall’Associazione, c’è anche la scelta di luoghi di particolare pregio per l’installazione dei ‘bandoni’, come “spazi verdi e aree a valenza archeologica e storica”. “Non vi è dubbio che la propaganda politica in questi ultimi anni sta di fatto abbandonando l’utilizzo del tradizionale manifesto sostituito dalle comunicazioni attraverso la rete, un mezzo innovativo che ha un positivo valore ambientale per il minor utilizzo di carta e d’inchiostro, quindi meno alberi abbattuti, meno inquinamento e meno rifiuti prodotti”, seguitano.
LA PETIZIONE
In queste ore verrà quindi lanciata una petizione in rete fra i cittadini per chiedere una nuova legge in materia, e chiediamo al contempo all’Amministrazione di Roma Capitale di intervenire immediatamente per rimuovere gli impianti posizionati in aree e marciapiedi inadatti e quelli in pessime condizioni, proprio per rispettare maggiormente il decoro cittadino e l’ambiente.
Red