EUR – Non è di certo la prima volta che l’ex Velodromo si trova al centro di progetti di riqualificazione. C’è da ricordare che questo lotto risulta all’interno del Prg come verde sportivo, e che qualsiasi operazione urbanistica prevedrebbe l’ok del Campidoglio e probabilmente una variante.
LA STORIA – L’impianto venne inaugurato nel 1959 per ospitare le Olimpiadi, per anni in abbandono e sotto il vincolo del Ministero, è stato poi distrutto da una implosione controllata il 24 luglio del 2008. Il crollo della struttura provocò una densa nube di polvere che avvolse il quartiere per alcune ore. Da quella vicenda è scaturito anche un lungo procedimento legale per la presunta dispersione di polveri d’amianto, terminato recentemente con l’assoluzione di tutti gli imputati. Intanto nel 2007 il Consiglio Comunale aveva approvato un progetto del 2003 per riconvertire l’area: la realizzazione della ‘Città dell’Acqua e del Benessere’. Successivamente durante l’amministrazione di Alemanno si parlò di un polo per servizi e di alcuni grattacieli, fino ad arrivare al Laghetto dei Cigni proposto dall’ex Ad di Eur Spa, Pierluigi Borghini.
IL NUOVO PROGETTO – Ora sarebbe in ballo un nuovo progetto, che legherebbe le sorti dell’area con quelle degli impianti del Tre Fontane con la Cittadella dello Sport Paralimpico, da settimane al centro di una querelle tra Comune ed Eur Spa. L’intervento proposto da Eur Spa prevedrebbe cubature per 25mila mq (circa la metà rispetto al progetto del 2003). Di questi 18mila sarebbero destinati all’edilizia residenziale e 2mila all’housing sociale (applicando il Piano Casa regionale). Ci sarebbe anche 19.400 mq di parcheggi e verde per 12.400 mq. Questi dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dal Corriere, che riporta anche il testo di alcune slide del progetto a firma di Eur Spa. “Nell’ambito di questa operazione – riporta il Corriere – Eur spa si impegna a cedere a Roma l’area a parcheggio di via Primati Sportivi, l’area Laurentina e l’area Tre Fontane, permettendo a Roma Capitale di acquisire la proprietà dell’area necessaria per chiudere accatastamento e permettere l’apertura della Cittadella dello sport ad uso del Comitato Italiano Paralimpico”. Sarebbe questa l’offerta messa sul piatto per arrivare all’ok del Campidoglio sull’intervento urbanistico. Al momento non c’è certezza della linea che seguirà il Campidoglio in questa trattativa.
Leonardo Mancini