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Fase 2: per il minisindaco Ciaccheri si deve tornare ad ascoltare i territori

Il Municipio VIII contro le task force del Campidoglio: “Ledono il ruolo dei municipi”

MUNICIPIO VIII – Il minisindaco Amedeo Ciaccheri in un comunicato ha annunciato una nota inviata alla Sindaca Raggi per esprimere il suo dissenso nei confronti delle de task force attivate per la Fase 2. Secondo il Presidente del Municipio VIII, già firmatario di una lettera alla Sindaca (con gli altri presidenti di municipio del centro sinistra) che chiedeva una maggiore collaborazione con i territori, torna a chiedere al Campidoglio di ascoltare e collaborare con i Municipi, prima ancora di realizzare tavoli di lavoro senza ascoltare le necessità dei quartieri. “Ho scritto alla Sindaca e a tutti i Presidenti di Municipio sulla convocazione e costituzione di due differenti task forces, pensate per la programmazione di interventi per la Fase 2, superando qualsiasi forma di confronto e sostegno degli altri organi elettivi della città che sono i Municipi rappresentanti dai loro Presidenti – ha scritto Ciaccheri in una nota diramata nella serata di ieri – In più occasioni ho sollecitato alla Raggi la necessità della convocazione della Conferenza dei Presidenti di Municipio di Roma, per partecipare e condividere una cabina di regia strategica circa il presente ed il futuro prossimo della nostra città”.

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LE DUE TASK FORCE

Questo il pensiero del minisindaco di centro sinistra in merito la decisione del Campidoglio che, sul coordinamento con i municipi, non ha mai ufficialmente risposto: “La vicenda delle task force appare gravemente lesiva del ruolo e della funzione amministrativa attribuita ai Municipi, scambiati, con le precedenti direttive degli organi centrali, per semplici terminali, dove scaricare difficoltà e incapacità degli Assessorati capitolini, soprattutto nelle materie che più attengono l’assistenza ed il sostegno al disagio sociale”. L’accenno è all’iter per la richiesta dei Buoni Spesa, demandato interamente ai municipi senza linee guida chiare.

LA FASE 2 SENZA I TERRITORI

Il timore è che con la ripresa delle attività all’interno della Fase 2 , le task force del Campidoglio possano prendere decisioni e indirizzi senza tener conto delle reali esigenze e possibilità dei territori e dei municipi: “È evidente che, anche per altri ambiti di intervento strategici per la ripresa economica e sociale della città, le competenze decentrate devono essere per tempo messe nelle condizioni di poter operare al meglio e tempestivamente con strumenti deliberativi efficaci, risorse di personale necessarie – conclude Ciaccheri -Ogni ritardo, ogni tentennamento, ogni altro aspetto che rifiuti il confronto e la partecipazione, non faranno che aggravare la già pesantissima situazione che sta vivendo la città”.

Red