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Finalmente partono i carotaggi a Monte Stallonara

Avviate le analisi disposte nel 2017 per capire se il quartiere è stato costruito su una discarica abusiva mai bonificata

Tratto da Urlo n.173 Novembre 2019

MONTE STALLONARA – Qualcosa sembra muoversi nel quadrante di Monte Stallonara. Al netto delle procedure giudiziarie che faranno il loro corso nei prossimi mesi e delle quali continueremo a dare notizia, finalmente si avvicina il momento della verità su quanto potrebbe essere stato interrato al di sotto del quartiere. O meglio, su cosa gli edifici potrebbero essere stati costruiti. Infatti sono finalmente partite le indagini richieste nel 2017 dal Procuratore Giuseppe Pignatone. A quanto pare l’attenzione mediatica generata dall’incendio del 20 agosto scorso (compreso un servizio della trasmissione Le Iene), con nuovi focolai e fumi che hanno proseguito per quasi un mese a causa della combustione di rifiuti interrati, ha dato i suoi frutti e dal Comune di Roma sono stati finalmente sbloccati i fondi necessari alla analisi del terreno. Fino ad ora infatti i carotaggi disposti nel 2017 non erano ancora stati effettuati, mentre l’Arpa si era limitata ad alcune analisi superficiali e a rilevamenti per la radioattività.

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LE ANALISI DEL SUOLO

Le analisi sono partite il 7 novembre e procederanno per una decina di giorni fino ad effettuare i tanto attesi carotaggi, dai quali si potrà finalmente capire se nel sottosuolo del quartiere siano stati interrati o meno dei rifiuti. Le prime avvisaglie della possibilità che gli edifici siano stati realizzati sopra una discarica abusiva mai bonificata si sono avute nel 2017, quando durante gli scavi per la realizzazione delle fognature sono affiorati rifiuti interrati da tempo. Una vicenda complessa per la quale il Procuratore Pignatone dispose indagini approfondite che finalmente sembrano essere partite. “Siamo molto preoccupati per cosa si troverà con questi carotaggi – afferma la Presidente del Comitato di Quartiere Monte Stallonara, Monica Polidori – vogliamo sapere cosa in passato sia stato interrato, se c’è rischio per la salute e per la stabilità dei nostri palazzi”.

I FONDI PER LA BONIFICA

Nei prossimi mesi inoltre dovrebbero anche arrivare nuovi fondi destinati alla bonifica di questa zona. Infatti il Campidoglio ha annunciato che è stata firmata una convenzione tra Roma Capitale e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per lo svolgimento di indagini ambientali, interventi di messa in sicurezza e bonifica delle zone all’interno del Parco di Centocelle, della ex discarica di Lunghezza e dell’area di Monte Stallonara, per la quale sono stati disposti 240mila euro. “Finalmente verranno indagate e se necessario, secondo normativa vigente, bonificate aree della nostra città in cui abbiamo registrato forti problemi legati allo smaltimento di rifiuti, in molti casi illecito – ha dichiarato la Sindaca Raggi – I cittadini da tempo chiedevano un intervento da parte delle istituzioni e questa è la nostra risposta concreta”. Non è ancora chiaro al momento su quale settore del quartiere si andrà ad intervenire con questi fondi, anche se sembra logico si possa trattare dell’ampia zona bruciata quest’estate. In ogni caso, ricordano dal CdQ, su quest’area non sono ancora stati tolti i sigilli della Polizia Locale e non sono nemmeno concluse le indagini. Sembra quindi difficile immaginare bonifiche in tempi brevi. “Siamo convinti che questa cifra non basti per riqualificare la zona, per di più ci meravigliamo che, fatalità, proprio all’indomani del servizio de Le Iene si è giunti a questo stanziamento – commentano gli esponenti leghisti Fabrizio Santori e Daniele Catalano – Senza considerare che sotto ai palazzi sarà molto difficile intervenire e il dubbio che anche dove si è costruito ci possano essere dei rifiuti è forte”. Per gli esponenti del Carroccio gli unici stanziamenti che potrebbero fare la differenza sono quelli, questa volta regionali e di 10 milioni di euro, che dovrebbero servire alla riqualificazione dell’intera Valle Galeria.

Leonardo Mancini