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Giubileo: tre percorsi inclusivi verso la Porta Santa

Inaugurati nella Capitale tre nuovi percorsi senza barriere e inclusivi

ROMA – Con l’apertura ufficiale di tre nuovi percorsi verso la Porta Santa, il Giubileo 2025 si avvicina con un’impronta profondamente inclusiva. I tracciati, che partono da piazza del Risorgimento, piazza Pia e piazza Sant’Uffizio, sono stati concepiti per garantire l’accessibilità a tutti, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche o linguistiche. Il progetto, frutto di un lavoro corale tra istituzioni e specialisti, intende offrire un’esperienza spirituale e urbana pienamente accessibile, orientata al benessere delle pellegrine e dei pellegrini.

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I nuovi percorsi sono accompagnati da una segnaletica informativa realizzata nel rispetto della diversità comunicativa. Contenuti testuali, audio e video in più lingue permettono di orientarsi tra i punti chiave del tragitto, come l’accesso al Colonnato di San Pietro, le aree di sosta, i servizi igienici, le fontanelle e i presidi di assistenza speciale. Tutto è fruibile attraverso un QrCode che rende accessibili le informazioni in lingua italiana e inglese, in lingua dei segni italiana e internazionale, in Easy-to-Read (linguaggio semplificato regolamentato dall’Unione Europea) e in CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa che utilizza pittogrammi. Ogni informazione è presentata con linguaggi diversi per garantire l’inclusività senza compromessi.

L’accessibilità visiva e cognitiva è curata nei dettagli: tutti i testi utilizzano font specifici come “Test Me”, con grandezza del carattere adeguata e contrasti cromatici ottimali, elementi fondamentali per favorire la lettura anche da parte di persone ipovedenti o con dislessia.

Gli strumenti di comunicazione inclusiva adottati comprendono mappe cartacee visuo-tattili e parlanti, caratterizzate da disegni e profili in rilievo, caratteri ad alta leggibilità, scritte in braille e colori ben contrastati. Ogni mappa include due QrCode tattili che conducono a contenuti video: uno di benvenuto, disponibile in italiano e in inglese con sottotitoli e lingua dei segni sincronizzata, e uno esplicativo del percorso, sempre in doppia lingua e modalità accessibile.

Un elemento distintivo dei percorsi sono le impronte calpestabili applicate sul selciato ogni cinque metri. Questi segni visivi, facilmente individuabili grazie ai colori chiari e al logo del Giubileo della Speranza, guidano i pellegrini fino alla Basilica di San Pietro. Le impronte, alternando il passo destro e sinistro, misurano 35×45 cm e sono progettate per resistere agli agenti atmosferici pur rimanendo rimovibili.

Il progetto prevede anche la pubblicazione online di guide scaricabili in formato PDF nei linguaggi Easy-to-Read e CAA, sia in italiano che in inglese.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha sottolineato il valore dell’iniziativa con parole chiare: “Quello che presentiamo oggi è un progetto di inclusività piccolo e grande al tempo stesso perché rende la segnaletica accessibile a tutti e costituisce anche un modello di forme di comunicazione istituzionale turistica rivolta ai cittadini. Non scarica l’onere di chi deve rendere questa comunicazione comprensibile sui destinatari dell’informazione, perché sono le autorità pubbliche che devono fare in modo che tutti possano fruire dei contenuti informativi. È altresì un progetto molto significativo, in sintonia con i valori universali e con lo spirito del Giubileo della Speranza e che si rivolge a ciascuna persona come detentrice di diritti che devono essere fruibili”.

Il progetto è stato promosso dal Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica, dal Dicastero per l’Evangelizzazione e dalla Protezione Civile di Roma Capitale. A guidarne l’ideazione e la realizzazione è stato un team di esperti composto da Dino Angelaccio, coadiutore del gruppo accessibilità universale presso l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Miriam Mandosi, progettista per l’accessibilità del patrimonio culturale; Carlo D’Aloisio, graphic designer e specialista in comunicazione accessibile; Odette Mbuyi, esperta in progettazione inclusiva e multisensoriale; e Camilla Capitani, responsabile per l’accessibilità della Biblioteca Centrale di Roma e consigliere per cultura e turismo dell’UIC di Roma.

La supervisione del progetto è stata affidata a Suor Veronica Donatello, responsabile dell’Ufficio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI e consultore del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede. Con questa iniziativa, il Giubileo della Speranza compie un passo deciso verso un’accoglienza davvero universale.

Redazione