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In Campidoglio si discute del futuro dei “gatti del Sindaco”

Un dibattito sulla regolamentazione delle colonie feline per aumentare la tutela dei gatti randagi della Capitale

ROMA – Nel pomeriggio del 15 maggio si è tenuto, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, un convegno dal titolo “I gatti del Sindaco, criticità e prospettive future”, con gli interventi dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, il Consigliere Capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco e delegato all’Ambiente e Tutela Animali di Città Metropolitana, promotore dell’evento, Rocco Ferraro e il Consigliere Dem Giammarco Palmieri, Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale. Ospite di questo incontro Licia Colò, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva da sempre molto vicina alle tematiche legate agli animali e alla loro tutela, l’evento è stato moderato dalla giornalista e conduttrice dell’Arca di Noè di Canale 5 Maria Luisa Cocozza. “Questa bella iniziativa offre una preziosa opportunità per ribadire il grande lavoro che sta impegnando l’Amministrazione nella tutela dei diritti e del benessere degli animali della nostra città – afferma l’Assessora Alfonsi – Una delle prime cose da fare in questo ambito è denunciare perché non c’è ancora una vera cultura del rispetto di tutte le specie che convivono nelle nostre città.

LA REGOLAMENTAZIONE A ROMA

La regolamentazione attualmente vigente sul benessere degli animali ha permesso negli anni la nascita di strutture per la cura di randagi e di numerose associazioni che, collaborando attivamente con le strutture comunali e convenzionate, soprattutto per i cani abbandonati. Analoga attenzione, spiegano dal Campidoglio a margine dell’iniziativa, è stata riservata da parte dell’Amministrazione all’accoglienza dei felini, su cui è in corso un lavoro per migliorare la qualità della cura e delle strutture ospiti. In base alle indicazioni contenute nel Regolamento per i diritti degli animali del 2005, attualmente in fase di ridefinizione, le colonie feline che i gatti creano autonomamente costituiscono le forme di aggregazione più connotate alla loro natura di ‘animali liberi’. Ma la loro caratteristica spontanea di formazione fa sì che le colonie feline non possano garantire le azioni di cura necessarie e promuovere l’adozione dei gatti che ne fanno parte. “Assurdo che non ci sia ancora un adeguato riconoscimento giuridico per le colonie feline – afferma in una nota il Consigliere Rocco Ferraro – La Lista Civica Gualtieri Sindaco, di concerto con l’assessorato preposto, sta lavorando alla stesura di un Regolamento per la gestione delle colonie, da espungere dall’attuale regolamento vigente sul Benessere deli Animali e totalmente dedicato alle colonie e alle oasi feline al fine di dare a queste realtà il giusto riconoscimento e la giusta attenzione da parte dell’Amministrazione”.

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LE COLONIE FELINE

Le colonie feline nella stragrande maggioranza dei casi, non sono chiuse, ovvero adeguatamente recintate né attrezzate né, tantomeno, sono dotate, ad esempio, di allacci idrici e ripari indispensabili per una moderna concezione di tutela e cura degli animali liberi. Sulla base di queste premesse serve realizzare una rete di strutture, così come avviene per la specie canina, rivolta alla cura e alla detenzione dei gatti, con la collaborazione di associazioni riconosciute che possano intervenire nella cura degli animali e intraprendere attività rivolte all’adozione di quanti più esemplari possibili, seguitano dal Campidoglio. Il percorso è iniziato: dalla ricerca del Garante per la Tutela degli Animali al finanziamento per il canile di Muratella, fino all’ospedale veterinario che al suo interno verrà costruito. L’Assessora Alfonsi ha poi elencato i numeri che descrivono questo fenomeno: “In particolare, per ciò che riguarda i ‘gatti del Sindaco’ alcuni dati sono utili a chiarire la situazione attuale. Anzitutto, va registrato un decisivo incremento delle colonie feline autorizzate, passate dalle 252 del 2021 alle 550 del 2023, con un numero pressoché raddoppiato dei gatti che ne fanno parte, attualmente circa 8.800, un dato sicuramente per difetto dovuto alla carenza di informazioni aggiornate sulle autorizzazioni. Per quanto riguarda l’accoglienza da parte delle strutture comunali, l’Oasi felina di Porta Portese e quelle convenzionate, i gatti ospitati sono complessivamente 830. Tali dati ci forniscono una chiara indicazione dell’importanza di una concreta azione di supporto alle colonie feline e quindi di interlocuzione e di ascolto con i volontari che quotidianamente si impegnano nell’assistenza agli animali”.

IL GARANTE DEGLI ANIMALI

Il 2 agosto scorso l’Assemblea Capitolina ha anche approvato l’istituzione della figura del Garante degli Animali che, ad oggi, deve essere ancora nominato. A parlarne è il consigliere Palmieri: “Roma è una città amica degli animali. Benessere, tutela e diritti degli animali sono da sempre al centro dell’azione di questa Amministrazione. Da pochi mesi abbiamo introdotto la figura del Garante degli animali che a breve verrà nominato dal Sindaco, abbiamo coinvolto le migliori professionalità veterinarie presenti in città per mettere le loro competenze e la loro sensibilità a disposizione degli animali dei canili e dei gattili di Roma. Abbiamo avviato la discussione per la revisione del regolamento del benessere animale, che a breve inizierà il suo percorso in commissione, il tutto grazie ad una forte collaborazione con tutte le associazioni di tutela degli animali che ringrazio”.

Redazione