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La cooperativa sociale Boogan inaugura una casa famiglia low cost

Una casa confiscata alla criminalità organizzata oggi rinasce divenendo uno spazio atto ad accogliere bambini con situazioni difficili.


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Il 16 novembre verrà inaugurato un nuovo spazio dedicato all’infanzia e alle situazioni più difficoltose. La cooperativa sociale Boogan darà vita ad una nuova casa famiglia in uno spazio davvero particolare. “Il progetto nasce da qualche anno. Inizialmente la casa era di Nicoletti, cassiere della banda della Magliana e, una volta confiscatogli l’immobile esso è stato occupato, per poi essere successivamente sgomberato”. Ci racconta del progetto Pietro Marino, operatore della cooperativa Boogan, rendendoci partecipi di un’iniziativa nobile, volta ad offrire ai bambini che ne hanno bisogno uno spazio accogliente e un’atmosfera famigliare. Il tutto realizzato con i pochi soldi della stessa onlus e con parecchia forza di volontà. “Il futuro della struttura sarà molto diverso da quello del passato. Questo spazio era una casa in mano alla mafia e ora invece diventerà un posto che ospiterà i bambini che non possono vivere con i propri genitori”. La struttura potrà ospitare sei bambini fissi e due in condizioni di emergenza, che hanno subito maltrattamenti. Prossimamente potrebbe anche ospitare dei nuclei familiari costituiti da madre e figlio, con alle spalle le medesime situazioni di disagio. Il tutto a costo più basso delle altre case famiglia: “Quando il tribunale decide che un bambino deve andare in una casa famiglia il comune di residenza è obbligato a mandarlo in un istituto. Questo ha creato una specie di gioco per cui chi ha una casa famiglia può permettersi di chiedere cifre alte (90 euro o più per ospitare un solo bambino) in quanto il Comune è comunque obbligato ad affidarglielo, se il tribunale ha sentenziato che il piccolo non possa più stare con i genitori. La nostra struttura chiederà solamente 50 euro al giorno, cercando di abbattere dei costi superflui”. Costi che verranno coperti anche con gli stessi soldi degli stipendi degli operatori, perché le spese sono tante e c’è bisogno di denaro. Proprio come nel periodo in cui la casa è stata ristrutturata: “Il Comune ce l’ha affidata a patto che la ristrutturassimo, ovviamente a spese nostre – continua Pietro – e la situazione che ci siamo trovati di fronte era pessima. Un primo piano completamente abusivo e una fogna che scaricava direttamente nella falda, provocando un impatto ambientale notevole. Noi abbiamo fatto delle grandi ristrutturazioni, cercando di creare una struttura a impatto zero grazie all’uso di pannelli solari, ad esempio, e alla sistemazione della fogna. Inoltre abbiamo realizzato uno spazio neutro dove i bambini potranno incontrare genitori e psicologi”. Ma non solo. Verranno anche organizzati eventi e attività extra, come pranzi sociali, aperitivi, serate e tornei di poker e burraco. La casa famiglia della cooperativa sociale Boogan si trova ad Ardea, in via Terni 12 e per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.boogan.it/casafamiglia.htm.

Serena Savelli