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Leonardo Da Vinci: si chiede il ritorno alla vecchia viabilità

Aumentano gli incidenti, così i cittadini, dopo lo stralcio del Pup, chiedono un intervento immediato a prescindere dal nuovo progetto di riqualificazione

Tratto da Urlo n.163 Dicembre 2018

SAN PAOLO – Il progetto di riqualificazione di viale Leonardo da Vinci, dopo la chiusura della vicenda del PUP, è rientrato all’interno delle opere finanziate con il processo partecipativo #RomaDecide, legato all’utilizzo dei 17 milioni della nuova convenzione urbanistica di piazza dei Navigatori. Così, in attesa che il progetto condiviso con i cittadini prenda forma (nei mesi scorsi si è parlato di piste ciclabili e di un parco con ciclofficina), dai comitati si torna a chiedere un intervento urgente per assicurare la sicurezza stradale sul viale.

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LA STORIA DEL VIALE – La storia del Pup iniziò altrove, in via Simone Martini. Infatti l’opera venne delocalizzata a San Paolo soltanto nel 2004 dall’allora Municipio XI. I cantieri partirono poco dopo, con i sondaggi e il taglio di alcuni olmi che scatenò le proteste dei residenti. Nasceva così il comitato NoPupIndignati, che da allora prosegue la sua battaglia per non far realizzare l’opera. Negli anni il Municipio, nonostante fosse il responsabile della nuova localizzazione, si è adoperato per risolvere la vicenda, proponendo prima uno spostamento in viale Baldelli e successivamente la possibilità di trasformare il Pup in un parcheggio a servizio dell’Ospedale CTO. Alternative che non sono state prese in considerazione. Sempre il Municipio ha chiesto poi l’avvio della decadenza della convenzione. Nel settembre 2017 è arrivata la Determina che disponeva la decadenza e fissava (25 ottobre 2017) il ripristino dello stato dei luoghi. L’area è stata così ripresa in carico dal Municipio VIII e il 2 febbraio scorso sono partiti i lavori di ripristino della viabilità. Un’azione che però non è stata ancora conclusa, creando non pochi disagi e rischi per la sicurezza dei cittadini.

LA SICUREZZA STRADALE – Le difficoltà dovute alla nuova viabilità sono state denunciate in più occasioni dal Comitato Insieme per San Paolo e dal Comitato NoPupIndignati. Rispetto alla vecchia viabilità del viale, che prevedeva un unico senso di marcia per carreggiata, al momento della rimozione del cantiere essa è stata ripristinata in modo quantomeno fantasioso. Il senso unico di marcia è stato riattivato nel solo tratto in direzione di largo Leonardo da Vinci, ma solo fino all’incrocio con via Costantino. Quell’intersezione, così come le altre porzioni del viale, sono rimaste a doppio senso, creando non pochi problemi alla viabilità e alla sicurezza stradale della zona, sulla quale, lo ricordiamo, insistono una scuola e un centro anziani. In questi mesi non sono mancati gli incidenti, tanto che l’VIII Gruppo di Polizia Locale in una nota del 3 luglio scorso ha scritto al Dipartimento Mobilità per chiedere il ripristino della viabilità originale. “La nostra richiesta è sempre stata quella di ripristinare un unico senso di marcia per ogni carreggiata – spiegano i comitati dei cittadini – Il cantiere è stato rimosso ma purtroppo la viabilità è stata ripristinata in modo sbagliato. In un incontro con l’Assessora alla Mobilità, Linda Meleo, abbiamo accettato nostro malgrado di provare una via sperimentale che prevede dei tratti a doppio senso e un tratto a senso unico. Ora stiamo denunciando da mesi il verificarsi di incidenti stradali”.

LE RICHIESTE – I comitati dei cittadini hanno quindi scritto al Municipio VIII e all’Assessorato capitolino alla Mobilità per chiedere che gli interventi di ripristino della viabilità originale del viale vengano effettuati al più presto, a prescindere dal progetto di riqualificazione che avrà il suo iter. Ma per dare la possibilità al Municipio di intervenire servirebbe il nullaosta del Dipartimento, un documento, a quanto sembra, atteso da mesi. “Dal Comune si vantano di aver portato avanti un processo di partecipazione, peccato che hanno lasciato su di una via di loro competenza (essendo grande viabilità, ndr) un’area ancora cantierata e una viabilità che non può funzionare – ha commentato il Minisindaco Amedeo Ciaccheri – Noi abbiamo denunciato questa criticità all’Assessorato che ha la responsabilità di ripristinare la vecchia viabilità. Abbiamo anche consegnato il progetto di come devono essere modificati i sensi di marcia, cosa che avrebbero dovuto fare dal Comune e non gli uffici tecnici del Municipio”. Purtroppo però gli interventi richiesti e tanto attesi dai cittadini tardano ad arrivare, mentre gli incidenti stradali, fortunatamente per ora tutti di lieve entità, continuano a verificarsi. Così dal Municipio VIII lanciano un ultimatum: “Noi – conclude Ciaccheri – siamo pronti a procedere in surroga se non arriverà la risposta dal Dipartimento sul ripristino di una razionalità viaria”.

IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE – Con la rimozione del cantiere e il ripristino parziale della viabilità, si è iniziato a parlare anche del progetto di riqualificazione del viale e di largo Leonardo Da Vinci. Una serie di incontri hanno coinvolto i cittadini e altri ne seguiranno, soprattutto perché il progetto è rientrato all’interno delle opere da finanziare con il processo partecipativo #RomaDecide. “La viabilità definitiva viene decretata dall’Agenzia per la Mobilità e dipenderà anche dal progetto che verrà deciso con i cittadini – ha spiegato il Capogruppo municipale del M5S, Enrico Lupardini – Il progetto condiviso con la cittadinanza prevede, oltre all’illuminazione della strada anche sul tratto in corrispondenza della bocciofila, i parcheggi a spina sul lato destro (in direzione di largo Leonardo da Vinci, ndr) e in linea sul lato opposto, oltre al ripristino della viabilità ottimale”. Al momento non è ancora chiaro quale sarà il progetto definitivo che avrà seguito e se la preventivata pista ciclabile e ciclofficina prenderanno effettivamente vita.

Leonardo Mancini