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Manifestazione nazionale in nome della Costituzione

L’annuncio di Articolo 21, il 5 marzo sarà all’insegna della Carta Costituzionale.

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Ieri l’associazione che si occupa di libertà di informazione ha annunciato in una nota la decisione, presa d’accordo con altri movimenti, fondazioni e realtà associative, di indire una manifestazione per il 5 marzo che avrà come tema e come obiettivo la riaffermazione della centralità della nostra Costituzione. Già da ora hanno dato il loro sostegno alla manifestazione la fondazione Fare Futuro, l’Anpi, Libera, Rassegna Radicale, Libertà e Giustizia, Reporter senza rete, la Rete degli Studenti, l’Udu, i Ricercatori, Agende Rosse, Movem  e il Popolo Viola tra gli altri. Un comitato promotore composito fatto di interessi diversi ma tutte indirizzati alla difesa dei diritti fondamentali del lavoro, dell’Università, della Scuola, dell’Arte, che si ritrova compatto attorno alla garanzia massima che lo Stato italiano offre per quello che riguarda i nostri diritti. Sui siti delle associazioni che hanno aderito da oggi sarà possibile discutere delle forme da dare alla protesta e degli aspetti organizzativi. Intanto arrivano anche le adesioni dei politici, che rispondono trasversalmente alle istanze degli organizzatori, su tutti ad aver già confermato la propria presenza sono stati Fabio Granata (Fli), Flavia Perina (Fli), Pino Pisicchio (Api), Vincenzo Vita (Pd), Leoluca Orlando (Idv), tutti uniti, come ha detto ieri Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, dall’ “unico punto di unificazione costituito dall’amore per la legalità repubblicana e per la dignità costituzionale”.

Stefano Cangiano