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Ottavo Colle: la strada nel parco che non vuole più nessuno

Si cercano velocemente alternative da presentare ai privati, per scongiurare la distruzione del parco e dell'orto urbano

Tratto da Urlo n.168 Maggio 2019

OTTAVO COLLE – Evidentemente scendere in strada con 1.000 persone è servito a qualcosa. Infatti i cittadini del quartiere di Ottavo Colle, durante la Commissione Urbanistica del 17 aprile, hanno finalmente visto una maggiore apertura sul futuro del Parco del Tintoretto e dell’orto Urbano Ortolino. “Ad oggi l’amministrazione non ravvede più l’interesse a realizzare questo asse viario – ha commentato a margine della Commissione la Presidente e Consigliera del M5S, Donatella Iorio – è emersa chiaramente l’intenzione di tutte le parti a collaborare in maniera costruttiva per addivenire all’elaborazione di una soluzione di viabilità alternativa che dia la possibilità al privato di esercitare i diritti acquisiti e ai cittadini di non rinunciare a uno spazio verde prezioso di cui continuare a godere”. In poche parole la volontà sembra essere quella di salvaguardare il Parco del Tintoretto, l’orto urbano e, allo stesso tempo, non rischiare di arrivare a un qualche tipo di contenzioso con i privati.

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LA VICENDA – La strada di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto, per la cui realizzazione si andrebbe a cancellare il parco, oltre a dover sbancare una collina per colmare i 15 metri di dislivello, fa parte del Programma Urbanistico Vigna Murata che prevede anche la costruzione di un centro commerciale (Esselunga), di alcuni edifici residenziali (13 e 14 piani), di un asilo e di una piccola area verde, il tutto sul terreno dove sorge il vecchio stabilimento di ceramiche Capolino. In particolare realizzare la strada a quattro corsie porta anche alla costruzione di ben tre rotatorie (due su Vigna Murata e una su Tintoretto), una delle quali inciderebbe fortemente sull’Orto Urbano Ortolino. Nei mesi scorsi il progetto è stato al centro di alcune sedute di Commissione Urbanistica capitolina, ma tutte le proposte avanzate fino ad ora (quattro presentate dal Dipartimento comunale) sembrano essere state accantonate a causa del troppo tempo necessario per una modifica al Piano Regolatore, o per la possibilità, ora finalmente smentita, che si arrivi a un danno erariale qualora non si realizzi più la strada.

IL COSTRUTTORE – Presenti in Commissione Urbanistica anche i privati che realizzeranno il centro commerciale. Il Direttore Sviluppo di Esselunga, Cesare Boiocchi, ha ribadito la necessità che il Comune prenda una posizione definitiva, dichiarando quali interventi il privato dovrà portare avanti. “Fino ad ora non c’è stata fatta nessuna richiesta ufficiale da valutare per poterci esprimere. Per noi va bene stralciare l’asse viario, ma che altra possibilità c’è per realizzare questo intervento in un arco temporale accettabile? Ci deve essere un’alternativa viabilistica che ci metta in condizione di esercitare – spiega – altrimenti non accetteremo la proposta”. Sempre i privati hanno tenuto a specificare che l’ultimo atto necessario per ottenere la licenza è l’inizio dei lavori per la realizzazione della strada; inoltre entro maggio potrebbe già arrivare la designazione del vincitore della gara lanciata da Esselunga, e potrebbe partire la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria.

LA DELIBERA – Il primo aprile le opposizioni unite hanno protocollato una proposta di Risoluzione che chiede di rivedere la convenzione e di considerare decaduto l’interesse pubblico sulla strada. Un atto che arriva a poca distanza da una mozione (un documento meno vincolante per il Comune, ma che è arrivato molto più celermente in votazione) presentato dal M5S. “Noi abbiamo puntato su una mozione perché è lo strumento più immediato – ha spiegato il Consigliere del M5S Pietro Calabrese – con quell’atto abbiamo fatto varie richieste, a partire dallo stralcio dal Piano Regolatore dell’attraversamento stradale che doveva passare sotto il parco dell’Appia Antica”. Un modo per rendere inutile, secondo le previsioni del Prg, sia la strada che dovrebbe attraversare il Parco del Tintoretto, che la tangenziale di via Kobler, per la quale dal Comune si attende comunque lo stralcio. Una infrastruttura che nessuno sembra più volere: “Era stata declassata dal Sindaco Alemanno – ha seguitato Calabrese – ma di fatto la sua presenza ha sempre aleggiato sul territorio”. In ogni caso anche la delibera promossa dalle opposizioni ricalca questa posizione: “Nella delibera – spiega il Consigliere Pd Giulio Pelonzi – abbiamo anche recepito le indicazioni della mozione della maggioranza. Dobbiamo puntare all’unità di intenti su questa vicenda e a un voto unanime”. Per il Consigliere di FdI, Andrea De Priamo (anche lui firmatario della Delibera), è stato importante chiarire che “l’eliminazione della strada non comporta perdita di oneri di urbanizzazione che potrebbero andare su altre opere sicuramente più utili”. Così come il privato non sarebbe contrario a una modifica al progetto qualora l’amministrazione presentasse una proposta alternativa. “A questo punto la Giunta grillina non ha più scuse – seguita De Priamo – approvi la nostra delibera per la decadenza dell’interesse pubblico sulla strada e presenti una proposta di viabilità compatibile con il rispetto del parco”.

I PROSSIMI PASSI – Naturalmente anche il Municipio VIII ha accolto con favore questo clima di convergenza politica su una vicenda così sentita dal territorio. “L’importanza di condividere una Delibera tra maggioranza e opposizione non va sottovalutata – ha dichiarato a margine dell’incontro il Presidente della Commissione Urbanistica municipale e Consigliere Pd, Luca Gasperini – Ora però lo stimolo dovrebbe arrivare anche dall’Assessorato, che dovrebbe funzionare come punto di raccordo nella discussione tra il Comune e i privati, senza dimenticare però le istanze che provengono dal territorio e che il Municipio ha fin qui rappresentato”. Allo stesso tempo però dalla Presidenza si chiede di non dilungarsi, visto che i tempi per intervenire sembrano essere piuttosto stretti: “Oggi il problema è l’urgenza – afferma il Minisindaco, Amedeo Ciaccheri – Vogliamo sapere al più presto quando gli atti verranno votati. Vogliamo avere il tempo di valutare la proposta progettuale alternativa che arriverà dal Comune ai privati, anche per dire la nostra in merito”.

Leonardo Mancini