OTTAVO COLLE – La seduta della Commissione comunale Trasparenza del 14 febbraio scorso, sembra aver lasciato ben poche speranze sulla salvaguardia del Parco del Tintoretto, minacciato dalla costruzione di una strada a quattro corsie ricadente nel Programma Urbanistico Vigna Murata.
IL PROGETTO – In programma ci sarebbe la costruzione di un centro commerciale su tre piani (probabilmente un supermercato Esselunga), di due palazzi di 12 e 13 piani (uno dei quali potrebbe essere un albergo), di un asilo da 60 posti e della strada a quattro corsie di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto. Per questo intervento sono state previste anche tre rotatorie: due su Vigna Murata, in corrispondenza della nuova strada e di via di Grotte d’Arcaccio, e la terza su via del Tintoretto, vicino all’orto urbano Ortolino. La realizzazione della strada porterebbe al taglio di circa 250 alberature, eliminando il Parco del Tintoretto e incidendo notevolmente sui lavori autofinanziati dagli ortisti per portare l’acqua a Ortolino.
LE SOLUZIONI IGNORATE – Per cercare di comporre i contrasti e superare queste criticità, in una seduta del novembre scorso della commissione capitolina Urbanistica, l’assessorato ha posto quattro differenti ipotesi progettuali, naturalmente con diversi gradi di tutela e problematiche dal punto di vista burocratico e procedurale. In due casi sono state proposte soluzioni con un basso impatto sul territorio, sia realizzando i soli ingressi al centro commerciale (Soluzione 0) che con la costruzione di un anello viario che non avrebbe toccato il parco (Soluzione 2) . In entrambi questi casi le difficoltà starebbero nel possibile danno erariale (comunque non quantificato in commissione) cui potrebbe incorrere l’amministrazione per non aver dato seguito ad un’opera pubblica finanziata dai privati e inserita nel Prg. Situazione totalmente differente per quanto riguarda la ‘Soluzione 1’ e ‘1b’ dove l’impatto sul parco è comunque alto con la realizzazione di una strada a due corsie invece che quattro. Purtroppo stando a quanto riferito in commissione capitolina, le ipotesi più apprezzate dai cittadini essere state spazzate via, e l’unica possibilità sembra quella di realizzare comunque una strada, anche se ridotta a due sole corsie.
IL DISAPPUNTO DEL MUNICIPIO VIII – Naturalmente non sono mancate le critiche da parte degli esponenti della politica locale. Tra questi il Presidente della commissione Urbanistica Municipale, il consigliere Pd, Luca Gasperini, non ha celato il suo disappunto per la mancata apertura del Campidoglio nei confronti delle richieste dei residenti: “Quello che noi assieme ai cittadini chiedevamo non è altro che la tutela dell’area verde, per evitare l’abbattimento di molti alberi per far posto ad una strada. Evidentemente tutto questo non è nell’interesse dell’amministrazione capitolina e dell’assessorato – aggiunge Gasperini – Da presidente della commissione Urbanistica in Municipio mi stupisco del fatto i che i nostri omologhi in Comune non abbiano preso posizione per la salvaguardia del parco come abbiamo invece fatto noi con due atti votati in Consiglio municipale”. Critico anche l’esponente municipale del M5s, Marco Merafina: “In commissione ho chiesto all’assessore di non perderci in tecnicismi e di andare incontro alle esigenze del territorio. Purtroppo per l’assessorato non sono percorribili soluzioni che preservino il parco, a quanto pare ci sono state delle analisi da parte degli uffici che le escludono, i cui esiti però a noi non sono stati comunicati – afferma Merafina – Al massimo si potrebbe puntare sulla riduzione a due corsie della strada, che porterebbe comunque al taglio degli alberi e alla distruzione del parco. Sono in netto contrasto con questa posizione – aggiunge il consigliere penta-stellato – qui non si agisce nell’interesse dei cittadini e del territorio, ma si distrugge l’unico parco della zona e si creano non pochi problemi agli ortisti di Ortolino. Su questa strada – conclude Merafina – non c’è più alcun interesse pubblico. Questo perchè non si collega nemmeno alla tangenziale Kobler, che il Comune vorrebbe abbandonare. Unico elemento ancora in ballo sarebbe il collegamento con Grotta Perfetta, che in futuro ci porterà a scontraci con le altre edificazioni della zona”.
L’ASSEMBLEA PUBBLICA – Naturalmente non poteva mancare la voce dell’Associazione Ottavo Colle, che da tanti anni si occupa di questa vertenza. I cittadini al termine della commissione Trasparenza, hanno immediatamente fatto sapere che convocheranno un’assemblea pubblica nel quartiere per i primi di marzo. In questo modo potranno informare al meglio gli altri residenti e decidere assieme a tutti i comitati e le associazioni coinvolte (in molti casi provenienti anche dal vicino Municipio IX) i prossimi passi da intraprendere. “Quello che ci viene da chiedere è perchè siano state presentate quattro opzioni, se già dall’inizio si sapeva che la strada si sarebbe fatta in ogni caso, anche se ridotta a due sole corsie – spiega Daniela Devenuto, presidente dell’Associazione – In ogni caso anche questo intervento come l’originale porterà allo sbancamento di una collina, con la costruzione di paratie di contenimento di oltre venti metri. Un intervento importante che ci preoccupa non poco”. I cittadini al momento restano in attesa di alcuni sviluppi che ancora potrebbero arrivare dal Campidoglio, con il consigliere Pd, Giulio Pelonzi che, in accordo con le opposizioni, verificherà quali siano le possibilità di revisione del progetto, sia dal punto di vista amministrativo (se sia o meno necessario un passaggio in Regione) che da quello delle tempistiche, stimate dall’assessorato in circa tre anni per una modifica. Un ritardo che certamente non sarebbe gradito ai privati, che potrebbero quindi puntare a realizzare il progetto così com’è nel minor tempo possibile.
Leonardo Mancini