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Ponte della Scienza: ancora tre mesi per l’inaugurazione

Mancano ancora tre mesi per l’inaugurazione del Ponte della Scienza, importante opera di collegamento tra il Municipio XV e l’XI.

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A dichiararlo è il Sindaco Gianni Alemanno che, dopo aver inaugurato la mostra sul Cioccolato alla Centrale Montemartini, ha fatto un sopralluogo sul lato del lungotevere Ostiense, che conduce al ponte ciclabile di collegamento con viale Marconi. “Il Ponte della Scienza – ha assicurato il Sindaco – sarà completato nei prossimi tre mesi e successivamente inaugurato. Bisogna terminare le opere complementari come le piste ciclabili in modo tale da poter dare pienamente ai cittadini l’uso della struttura”. Di questo ponte si parla da tempo e tanti sono stati i ritardi nell’esecuzione dell’opera. Utile struttura di collegamento che avrebbe dovuto, almeno nell’idea della fase progettuale, mettere in comunicazione le due rive del fiume interessate da importanti riqualificazioni. Purtroppo in alcuni case questi interventi sono rimasti sulla carta come nel caso dell’ex Mira Lanza, che avrebbe dovuto ospitare l’Accademia d’Arte Drammatica, o l’idea progettuale ricordata d Alemanno durante il sopraluogo: “L’Eni in questa zona voleva fare il suo centro direzionale, poi ha cambiato idea. Ora bisognerebbe recuperare l’idea originaria di creare in quest’area un parco scientifico che oggi a Roma manca”. Nei giorni scorsi non sono però mancate le polemiche, con i presidenti dei Muncipi messi in collegamento dal ponte, Gianni Paris per il XV e Andrea Catarci per l’XI, che in una nota si sono detti rammaricati di dover “registrare il fatto che nessuno si degni di invitare i Municipi interessati all’apertura di una struttura importante come quella del nuovo Ponte, voluto proprio dai due territori. E allora perché non ricordare i tre anni di ritardo, accumulati dall’ amministrazione Alemanno che non è riuscita a completare l’opera per il 2010, come era previsto”. Purtroppo a quanto dichiarato dal Sindaco l’apertura subirà ancora qualche ritardo, ma nel mentre i Municipi XI e XV,  come è nella loro possibilità, hanno deciso di  intitolare il nuovo Ponte, finora chiamato ‘della Scienza’, a Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. 

 

“Il nuovo Ponte – spiegano i presidenti in una nota congiunta – costituisce un  trait d’union tra Ostiense e Marconi. Da una parte, l’ XI Municipio con l’Università Roma Tre, la Centrale Montemartini e il fermento dei tanti locali d’intrattenimento. Dall’altra, il XV che ha sviluppato rilevanti strutture come  la Città del Gusto, il Teatro India o la multisala cinematografica. Tra l’altro sul  lato del XV Municipio, il Ponte ciclopedonale, di grande interesse per questo quadrante,  poggia nel quartiere dedicato al premio Nobel Marconi”. Già nella seduta del Consiglio Muncipale del 16 gennaio scorso,  la  Giunta del Municipio XV ha espresso con delibera  la scelta di intitolare la nuova opera alla scienziata scomparsa nel dicembre del 2012. “Questa volontà – spiega Paris – oltre a costituire un tempestivo riconoscimento alla figura di Rita Levi Montalcini, preminente nel panorama mondiale, richiama la particolare realtà toponomastica  del quartiere Marconi. Qui,  strade e piazze sono dedicate a scienziati uomini e il Municipio XV ha espresso, più volte, la volontà di dare alle donne scienziate la giusta visibilità Per riequilibrare la presenza dei due generi, già  lo scorso anno  è stato  deliberato di  intitolare due nuovi giardini alle scienziate Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, e Laura Maria Caterina Bassi”. La nota dei due presidenti si conclude con la soddisfazione per questo omaggio ad una grande personalità: “in una città dove l’unico ponte intitolato a una donna è quello della Regina Margherita. Pensiamo  che così vengano  premiate le politiche di attenzione e sviluppo perseguite con determinazione per portare funzioni pregiate nei nostri quartieri. Ora – concludono i presidenti – dovranno essere gli Uffici capitolini, come è successo per la piazza De André in XV, a seguire l’iter per la deroga necessaria a non dover attendere dieci anni dalla scomparsa del personaggio”.

 

 

Leonardo Mancini