
PONTE DI FERRO – Il Sindaco Gualtieri nelle scorse settimane ha finalmente annunciato la riapertura del Ponte di Ferro. Il primo cittadino ha utilizzato il Morning show di Radio Globo per dare la notizia della riapertura del Ponte di Ferro prevista per la settimana del 17 marzo. Al momento in cui scriviamo non c’è ancora l’ufficialità della data, anche se sembrerebbe che si potrà tornare ad attraversare il Tevere proprio il 17 marzo.
LA CHIUSURA DEL PONTE
La prima chiusura del ponte si è resa necessaria dopo il rogo scoppiato nella notte tra sabato 2 e domenica 3 ottobre che ha reso momentaneamente inagibile la struttura. Uno stop alla circolazione che ha causato non pochi problemi per il mancato collegamento tra i quadranti di Ostiense (Municipio VIII) e Marconi (Municipio XI), facendo confluire il traffico principalmente su ponte Marconi. La riapertura al transito è avvenuta il 12 dicembre del 2021, dopo 70 giorni necessari alle verifiche tecniche per assicurarsi della stabilità del ponte. Allo stesso tempo però vennero annunciati gli interventi, molto più invasivi, che hanno portato alla seconda chiusura avvenuta nel luglio del 2023. I lavori si sono resi necessari perché, a fronte delle verifiche, era stato concesso il passaggio dei mezzi con un limite di carico a 3,5 tonnellate e comunque per non più di 5 anni (quindi fino al 2026). I lavori avviati nel luglio del 2023 sarebbero dovuti durare 14 mesi, permettendo di riaprire il ponte nel settembre dell’anno successivo, così da minimizzare l’impatto sul territorio e sulla viabilità.
IL NUOVO PONTE
La riqualificazione del ponte ha previsto l’allargamento della piattaforma stradale a 7,5 metri, rispetto ai 5metri della struttura originale. Si è poi proceduto all’aumento del carico fino a 26 tonnellate, cioè fino al carico ammissibile per il transito dei bus. Inizialmente infatti il ponte era autorizzato al passaggio fino a 7 tonnellate, mentre dopo l’incendio si era scesi a 3,5 tonnellate. Infine la larghezza totale della struttura arriverà a 11 metri, cosi da consentire oltre al passaggio degli autobus anche quello dei pedoni e biciclette con due passerelle dedicate. C’è poi da sottolineare che quello che verrà aperto a marzo non sarà il ponte completo. Nel progetto di riqualificazione infatti le arcate storiche del Ponte di Ferro devono essere restaurate e riposizionate così da assicurare lo stile originale della struttura, così come spiegato dal Municipio VIII. Questa operazione verrà realizzata nei prossimi mesi. Infatti le arcate in ferro resteranno sulle banchine del Tevere dove verranno restaurate e poi riposizionate, probabilmente il prossimo autunno.
I RITARDI
Purtroppo i cantieri hanno subito diversi ritardi e gli annunci sulla riapertura sono stati più volte disattesi. Per l’opera finanziata con 18milioni di euro un primo slittamento è arrivato a maggio 2024, quando si è parlato per la prima volta della conclusione dei lavori a fine anno. A dicembre i lavori non erano ancora conclusi e si parlò prima di un prolungamento a gennaio, per poi passare ad annunciare l’apertura per febbraio. Arriva poi l’ultimo rinvio al mese di marzo, uno slittamento necessario per concludere gli interventi e procedere con i collaudi. Ora è il Sindaco ad aver annunciato la riapertura del Ponte, prevista per la settimana del 17 marzo. Naturalmente negli scorsi mesi non sono mancate le polemiche, soprattutto legate ai ritardi e agli annunci sulla riapertura puntualmente disattesi. Su questo il primo cittadino ha parlato di “un lavoro titanico, per gennaio non ce l’hanno fatta. Ma a discolpa di chi lavora lì notte e giorno devo dire che i lavori sono partiti a luglio 2023. Ci sono pochi casi in cui in meno di due anni si fa un ponte di quella complessità – spiega Gualtieri – Abbiamo dovuto chiamare esperti norvegesi che costruiscono le piattaforme petrolifere nell’oceano per utilizzare la loro tecnologia e ‘sparare’ 58 piloni di cemento in profondità, perché l’alternativa era fare una diga e chiudere il Tevere. Il ponte poi è stato spinto 20 cm al giorno e ora lo stanno abbassando piano piano: una cosa enorme”. Sui ritardi e sugli annunci disattesi il Sindaco non nasconde le colpe del Campidoglio: “Facciamo ammenda, siamo stati troppo fiduciosi a dire che avremmo fatto il record del mondo e ce l’avremmo fatta a gennaio. Però in meno di due anni abbiamo fatto il ponte. Dopo il tunnel di Piazza Pia – ha concluso Gualtieri – il ponte dell’Industria credo sia una sfida ingegneristica di cui dobbiamo essere fieri”.
DAI TERRITORI
In questi mesi non sono mai diminuite le pressioni dal territorio a fare presto. Dai Municipi VIII e XI sono tante le voci che si sono sollevate, soprattutto in relazione ai tanti annunci e rinvii sulla riapertura. Se la riapertura del Ponte di ferro darà il via anche ad una riorganizzazione del trasporto pubblico con la previsione di una linea bus che da Corviale arriverà fino alla Stazione Ostiense (passando lungo la preferenziale di via Portuense), questi mesi di chiusura hanno creato non pochi disagi alla viabilità. In particolare il Municipio XI ha dovuto fare i conti con un altro grande cantiere a poche centinaia di metri, quello del PUP di Piazza della Radio. Una congestione che di certo non è stata facile da gestire, in quartiere così densamente popolato e frequentato come quello di Marconi.
Leonardo Mancini