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PRIP: al via il bando per le affissioni in aree private

Prosegue l’iter del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari partito nel 2014

Foto: fonte Carte In Regola - https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2014/04/cartelloni-ponte-milvioimg_51971.jpg

Tratto da Urlo n.192 luglio 2021

ROMA – L’iter per razionalizzare il sistema delle affissioni pubblicitarie sul territorio cittadino è iniziato nel 2014 con l’approvazione del PRIP (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari), ma prima ancora aveva preso il via con le segnalazioni e denunce di cittadini e associazione in merito a quella era stata definita la “cartellopoli” romana. Questo strumento così importante avrebbe la funzione di ridimensionare la presenza dei cartelloni pubblicitari in tutta la città, sia su area pubblica (passando dagli attuali 180mila metri quadrati a circa 62mila) che su area privata (dagli attuali 28.800 metri quadrati a quota 15.300). Purtroppo il PRIP è rimasto per gran parte inattuato, anche se nel 2017 era arrivata una prima buona notizia con la definizione dei Piani di Localizzazione degli impianti sul territorio cittadino.

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GLI INTERVENTI SU AREA PRIVATA

Prima di arrivare alla diminuzione e alla razionalizzazione degli spazi pubblicitari su area pubblica dovrà passare ancora un po’ di tempo, dato che dal Campidoglio fanno sapere che gli uffici sono tutt’ora all’opera per ottenere le valutazioni necessarie alla localizzazione degli impianti da parte degli Enti di Tutela. Tuttavia l’amministrazione penta-stellata ha deciso di imprimere un’accelerazione quantomeno alla diminuzione degli spazi su aree private. Questa operazione è possibile grazie alla pubblicazione di un bando (aperto fino al 30 novembre) per l’assegnazione di spazi pubblicitari su aree private o di proprietà non comunale. “Dopo aver lavorato alla riforma del settore affissioni, con la modifica al regolamento che ha previsto l’introduzione del canone unico patrimoniale e l’approvazione, a dicembre 2020, delle norme tecniche per l’installazione degli impianti, abbiamo dato un ulteriore impulso – commenta l’Assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Coia – Un lavoro necessario sia per gli impianti collocati su area pubblica, sui quali gli uffici stanno ultimando l’acquisizione dei pareri da parte degli Enti di Tutela, sia per quelli in area privata, sui quali le procedure istruttorie sono concluse”.

LE RICHIESTE DELLE IMPRESE

Entro il termine del bando le imprese interessate dovranno far pervenire agli uffici istanza per il rilascio dell’autorizzazione o richiesta di conferma delle autorizzazioni già in possesso, purché conformi al PRIP e alle sue norme tecniche di attuazione. “Quello delle affissioni è un settore delicato e strategico per Roma: rappresenta una fonte di entrate rilevanti, ma è anche necessario un ridimensionamento degli impianti in strada per restituire decoro e sicurezza – afferma la Sindaca Virginia Raggi – In questi anni abbiamo seguito attentamente il lavoro degli uffici e abbiamo dovuto attendere il perfezionamento delle questioni tecniche, dovuto anche alla recente entrata in vigore di nuove norme nazionali che disciplinano il settore, per procedere alla definizione dei bandi pubblici. Possiamo dire che, un passo alla volta, la rivoluzione dei cartelloni si sta compiendo“.

IL FUTURO DELLE AFFISSIONI

Il bando contiene anche l’indicazione di quanti mq di affissioni pubblicitarie sarà possibile autorizzare su area privata. Si va da un minimo di 221,6 mq in Municipio XII, fino ad un massimo di 2.066,40 mq in Municipio XI, passando per i 1.587,53 mq del Municipio VIII e i 1.068,43 mq del Municipio IX. Dalla selezione di tutte le richieste che arriveranno agli uffici capitolini verrà realizzata graduatoria che resterà aperta e in vigore per tre anni. Naturalmente quello delle affissioni pubblicitarie è un settore che in questo momento storico sta subendo l’onda lunga dell’emergenza sanitaria. Molte aziende infatti hanno diminuito il loro budget per la pubblicità su strada, puntando invece su altri canali (soprattutto digitali). Chissà se questo nuovo assetto non potrà portare a rivedere drasticamente il sistema e il mercato delle affissioni, facendo magari ripensare anche lo strumento del PRIP.

Andrea Calandra