Home Notizie Cronaca Roma

Proventi delle multe: l’esposto del Codacons sui fondi non stanziati per la sicurezza stradale

In Municipio IX arriva l’interrogazione della Lista Raggi per chiedere conto del mancato utilizzo dei fondi 2022-23

ROMA – In questi giorni dal Codacons è arrivato un esposto in Procura e alla Corte dei Conti per denunciare il mancato utilizzo dei fondi derivanti dalle sanzioni stradali.

COSA DICE LA LEGGE

Questi fondi che, come prevede la legge, dovrebbero essere investiti per migliorare la sicurezza della circolazione stradale. Interventi che comprendono la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, compresa la segnaletica stradale e le barriere, nonché al potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni. I proventi incassati tramite le multe devono essere utilizzati al 50% per interventi sul fronte della sicurezza stradale (segnaletica, manto stradale, illuminazione, ecc.), mentre il 100% degli incassi garantiti dagli autovelox deve essere destinato alla sicurezza stradale.

Ads

LA DENUNCIA DEL CODACONS

L’esposto presentato dall’associazione dei consumatori prende spunto dal Modello di Relazione estratto dal portale del Ministero dell’Interno (per i proventi riferibili al 2023). Secondo questo documento sembrerebbe che il Comune di Roma non abbia ancora investito le somme assegnate per la manutenzione e la messa in sicurezza stradale. Nel 2023 il Comune di Roma ha infatti incassato 172 milioni di euro grazie alle multe stradali, ben 39,5 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente, con una crescita degli incassi del +29,7% in un solo anno. Nel dettaglio 165 milioni di euro provengono dalle sanzioni ordinarie, 7,5 milioni da quelle elevate tramite autovelox.

I FONDI UTILIZZATI DAL COMUNE

In particolare dal Codacons riportano come il Comune di Roma avrebbe destinato nel 2023 i fondi alla Polizia Locale di Roma Capitale. In particolare si parla di 300mila euro per carburanti, combustibili e lubrificanti, 328.319 euro per il vestiario, 536 euro per utenze telefoniche e telematiche, 974.718 euro per canoni noleggio autovetture, 194.814 euro per manutenzione del sistema radiomobile, 451 euro per manutenzione sala sistema, 904.000 euro per contributi previdenziali per il trattamento accessorio del comparto e per lo straordinario e 11.000.000 euro per fondo di previdenza ed assistenza integrativa corpo Polizia Roma Capitale. “Il Codacons – si legge in una nota – ha perciò diffidato il Comune “a impiegare i proventi delle sanzioni pecuniarie derivanti da violazioni del Codice della Strada in conformità a quanto disposto dagli artt. 142 co. 12 bis, co. 12 ter, co. 12 quater e 208 del Codice della Strada”.

I NUMERI DEGLI INCIDENTI

Naturalmente non aver utilizzato questi fondi per migliorare la sicurezza stradale può lasciare perplessi, soprattutto se si guarda il grave contesto cui ci riferiamo. Basta scorrere i dati, che mostrano un quadro particolarmente grave con 193 decessi di cui 43 pedoni, nel solo 2023. Inoltre il costo sociale degli incidenti stradali rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, di cui Istat e ACI hanno aggiornato i parametri, ammonta a quasi 18 miliardi di euro nel 2023 (1% del Pil nazionale).

L’INTERROGAZIONE IN MUNICIPIO IX

Intanto anche sul fronte dei municipi le opposizioni si organizzano per chiedere conto dei fondi non investiti. In particolare in Municipio IX è la Lista Civica Virginia Raggi con la Consigliera Carla Canale ada ver presentato un’interrogazione per chiedere conto dei fondi. In particolare nel testo viene chiesto quali siano i motivi che hanno portato al mancato utilizzo, da parte del Municipio IX dei proventi del 2022 (544.115,15 euro derivanti dalle sanzioni del codice della strada destinati alla manutenzione stradale e 160mila euro destinati alla segnaletica orizzontale ed alla mobilità) e del 2023 (544.115,15 euro destinati alla manutenzione stradale). Inoltre, si legge nel testo dell’interrogazione si chiede “Quali siano le intenzioni ed i rimedi che questa Amministrazione Municipale intende attuare per utilizzare al più presto i fondi di cui trattasi per le finalità per le quali sono preposte dalla legge senza incorrere nel danno erariale”.

LeMa