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PUP Ettore Rolli: il Tar dispone verifiche sui fatti

Entro marzo la relazione. La nuova udienza è prevista per giugno 2021

Tratto da Urlo n.185 Dicembre 2020

PORTUENSE – Il 7 ottobre si è svolta l’udienza presso il Tar del Lazio sulla vicenda del PUP Ettore Rolli. Ad agosto 2019 Roma Capitale revocava la concessione alla ditta costruttrice per il mancato completamento dell’opera. Parkroi quindi presentava ricorso verso questa e altre questioni. Il Tribunale a fine novembre si è espresso disponendo una verifica dei fatti in causa prima di giungere a una decisione. Il compito è stato affidato al Provveditore per le opere pubbliche del Provveditorato interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna. La relazione dovrà essere depositata entro il 31 marzo 2021, mentre la prossima udienza è fissata per il 9 giugno.

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LA STORIA

Dove ora sorge il cantiere del PUP, un tempo c’erano un mercato e un parco. La convenzione tra Comune e ditta venne firmata nel 2007 e modificata nel 2010. Nel 2011 arrivò il permesso a costruire, rinnovato nel 2014. La conclusione dell’opera è collegata alla realizzazione di una struttura integrata che ospiti il vecchio mercato (dislocato nel frattempo su Lungotevere degli Artigiani). Comune e Parkroi in questi anni sono stati coinvolti in molte controversie: divergenze sugli oneri concessori, questioni legate al progetto per il nuovo mercato e alla fidejussione richiesta alla ditta per il rinnovo del permesso a costruire, scaduto per la seconda volta nel 2016 e non rinnovato. Da quel momento il cantiere è fermo. Nel 2019 è quindi arrivata la revoca della concessione.

I DUE RICORSI E LE VERIFICHE

Sono due i ricorsi presentati da Parkroi: il primo (in cui la ditta avanza una richiesta danni di 24mln di euro) contro la revoca della convenzione. Il secondo contro la diffida di Roma Capitale (novembre 2019) ad effettuare il ripristino dell’agibilità e del pubblico transito della sede stradale nel tratto di via Portuense (dall’incrocio con via P. Castaldi a via E. Rolli): la recinzione del cantiere secondo il Comune impedirebbe il passaggio dei mezzi di soccorso (la richiesta è stata avanzata anche dal Municipio), mentre secondo Parkroi tale intervento richiesto sarebbe difforme dal progetto. E inoltre, dai rilievi effettuati dal tecnico designato dalla stessa Parkroi, non sussisterebbero circostanze tali da non garantire le condizioni di sicurezza. Le verifiche disposte dal Tar dovranno quindi indagare sia le questioni aperte connesse alla revoca della concessione, come lo stato di avanzamento delle opere per parcheggio e mercato, costi sostenuti e oneri, che la controversia circa la sicurezza. In merito a quest’ultimo punto tra l’altro, sottolinea il Tar, emerge un contrasto tra i rilievi effettuati dall’amministrazione e quelli del perito di parte.

LE REAZIONI

Parkroi – ha commentato la società – intravede nelle decisioni del Tar, con l’autorevolezza del Provv. ai Lavori Pubblici, la possibilità che, nei brevi tempi fissati, sia messa la parola fine all’intera vicenda, le opere concluse e gli spazi restituiti all’uso dei cittadini, e si augura che lo stesso obiettivo venga finalmente perseguito anche dall’amministrazione comunale”. “Prendiamo atto delle ordinanze del Tar – ha detto il Municipio – Ad ogni modo, là dove dovessero essere confermati rischi alla sicurezza, provvederemo di conseguenza”. Le opposizioni municipali hanno puntato il dito sui ritardi: “Passerà ancora molto prima che il territorio torni in possesso degli spazi oggetto dell’intervento che ha creato disagi ai cittadini e contribuito a una situazione di degrado. Parco Ghetanaccio e l’ex mercato sono le due vittime di questa storia che ci auguriamo possa concludersi nel migliore dei modi nell’interesse del quartiere e dei residenti”, ha detto il consigliere Giovanni Picone (Lega). Per il consigliere Lorenzo Marinone (Pd), “le ordinanze del Tar rimandano di altri 7 mesi la decisione finale. Quello che più è mancato è una cabina di regia ai vari livelli che coordinasse tutta la situazione, che ha portato all’immobilismo più totale”.

Anna Paola Tortora