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Regione Lazio: parte la campagna social contro l’abbandono di guanti e mascherine

Otto testimonial per prevenire i rischi sanitari e il problema dell’inquinamento

ROMA – Ormai fanno parte integrante della nostra quotidianità e possono diventare un problema ambientale se non si impara a gestirne il giusto conferimento tra i rifiuti. Stiamo parlando di guanti in lattice e mascherine, elementi essenziali in questa lunga Fase 2 che hanno però bisogno di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini. Per questo dalla Regione Lazio è partita in questi giorni una campagna dal titolo “Ripartiamo bene. Ripartiamo dall’ambiente”, per contrastare l’abbandono di questi dispositivi, cercando invece di sensibilizzare sul loro corretto conferimento.

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LA CAMPAGNA SUI SOCIAL

La Campagna promossa dalla Pisana è stata pensata con “otto messaggi sui social network per sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, con il coinvolgimento di otto testimonial del mondo della cultura, dell’ambiente e dello sport – afferma il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti – è questo l’obiettivo della campagna di comunicazione che verrà promossa dalla Regione Lazio per favorire la corretta gestione dei dispositivi di protezione individuale quando diventano un rifiuto indifferenziato e rischiano di essere un problema rilevante per il nostro ecosistema”. Alla campagna hanno aderito alcuni testimonial che hanno deciso di sposare la causa ambientale promossa dalla Regione: a farsi portavoce di questo importante messaggio saranno l’ex rugbista Andrea Lo Cicero (103 presenze con la Nazionale Italiana); il regista e attore Mimmo Calopresti; l’attore e scrittore Giuseppe Cederna (tra i protagonisti di “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, Premio Oscar nel 1992); l’ecorunner e consulente ambientale Roberto Cavallo (inventore del Keep Clean and Run, la corsa contro l’abbandono dei rifiuti); il biologo e ricercatore Silvio Greco; il divulgatore scientifico e geologo Mario Tozzi, la giornalista ambientale Letizia Palmisano e il viaggiatore e blogger Giulio Testa.

IL PROBLEMA IN CIFRE

“Mascherine e guanti rischiano di diventare un potenziale problema per l’ambiente – afferma l’Assessore Massimiliano Valeriani – con questa campagna social vogliamo sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione dei dispositivi di protezione individuale quando diventano un rifiuto”. I numeri legati a questi prodotti sono infatti impressionanti. Secondo uno studio del Politecnico di Torino per la sola Fase 2 dell’emergenza saranno infatti necessarie 1 miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti ogni mese. Quantità che solo per la Regione Lazio significherebbero, ipotizzando un peso medio di 4 grammi per mascherina, un flusso giornaliero pari a quasi 13.000 chilogrammi di rifiuti.

PREVENIRE I RISCHI E L’INQUINAMENTO

Il problema dell’abbandono di guanti e mascherine è stato segnalato e denunciato con forza anche nella Capitale, dove son state anche disposte multe salate (fino a 500 euro) per i trasgressori. Una situazione piuttosto rilevante, con una ricaduta negativa sia ambientale che sanitaria, dovuto anche al potenziale pericolo di contaminazione. “Bisogna ricordare, infine, che il consumo di guanti e mascherine monouso deve essere commisurato alle reali necessità – ricordano infine dalla Regione – sarebbe opportuno prediligere soluzioni idroalcoliche per lavare le mani e l’uso di mascherine lavabili. Soluzioni che permetterebbero di prevenire la produzione di rifiuti e ridurre i rischi di inquinamento e contaminazione”.

Red