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Rifiuti: il sistema è in affanno, crescono le polemiche con l’arrivo del caldo

Cassonetti stracolmi e strade invase da sacchetti e rifiuti ingombranti, torna l’emergenza nella Capitale

RIFIUTI – Resta altissima l’attenzione dei cittadini romani sullo stato in cui versano i cassonetti della Capitale. Nelle ultime settimane si è notato un cedimento nel sistema di raccolta, che ha riportato le immagini, scattate dai cittadini e postate sui social network, indietro di qualche mese, fino all’ultima emergenza rifiuti. Cassonetti stracolmi e sacchetti abbandonati lungo le strade. Il tutto assieme ai materiali ingombranti che vengono ancora abbandonati in gran numero, invece di essere conferiti in una delle isole ecologiche della Capitale. La preoccupazione, così come l’indignazione dei cittadini, è palese. Soprattutto quando in molti evocano l’arrivo dei mesi estivi e del caldo, che non potrà che peggiorare questa situazione di degrado.

LE GARE DESERTE E DIFFERENZIATA AL PALO – Una situazione complessa, per la quale le parti politiche stanno chiedendo conto alla Raggi e all’assessorato all’Ambiente. Già il 24 aprile scorso la consigliera capitolina del Pd, Ilaria Piccolo, puntava il dito contro le gare per il trasferimento dei rifiuti capitolini in altre regioni, tutte andate deserte, mentre “tra due mesi l’Abruzzo non accoglierà più l’indifferenziata di Roma. Gli impianti di trattamento del tal quale sono nuovamente al collasso e la raccolta differenziata è al palo”. La consigliera Piccolo parla anche del dato sulla differenziata a Roma pubblicato dall’Ama: “Il dato più preoccupante – spiega Ilaria Piccolo – non è solo il misero aumento dell’1,6 % che la Montanari dichiara. Ma la disastrosa crescita percentuale dell’indifferenziata fino al 6%”. Una situazione difficile, resa ancora più disperata con la festività del Primo Maggio. “Gli impianti di trattamento del tal quale sono intasati e non in grado di ricevere ulteriori tonnellate di rifiuti – ha proseguito la consigliera Dem – La raccolta differenziata non avanza di un punto percentuale ed è sempre più immobile nelle posizioni registrate già da 2 anni”.

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IL RISCHIO EPIDEMIE – Parla di ‘rischio epidemie’ il responsabile romano di Fdi, Federico Rocca: “Sta arrivando il caldo e c’è un serio rischio di epidemie, inquinamento e di aumento della presenza di ratti che già oggi sono tantissimi”. Anche la pazienza dei romani per l’esponente di Fdi sarebbe ormai ai minimi storici: “I romani possono attendere qualche giorno prima di gettare i rifiuti se i cassonetti sono pieni, evitando così di posizionarli fuori dai cassonetti ma quando i giorni iniziano a diventare 2,3 o una settimana è dura tenere i rifiuti in casa o nei cortili dei condomini per chi ha il porta a porta. In pratica paghiamo per un servizio che non viene reso”. Per Rocca questa situazione è stata causata da anni di emergenza in tema rifiuti e dal rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione: “Raccogliere i rifiuti è ordinaria amministrazione ma è chiaro a tutti che oggi di ordinario ci sono solo i cassonetti pieni. Ci risparmiassero la polemiche sulle discariche e i siti di smaltimento perchè ad oggi non c’è nessuna indicazione in tal senso da parte della Raggi e di Zingaretti. Non è che si stanno augurando un bel commissariamento per far decidere qualcun altro al posto loro?”.

LeMa