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Ritorno a scuola tra manifestazioni e qualche disagio

Ancora problemi per i nidi dei Municipi XI e XII. Interviene De Palo.


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Il rapporto dell’Ocse 2011 ha inserito l’Italia al 29° posto, su 34 paesi aderenti, nelle statistiche sul livello dell’istruzione pubblica. “I dati del rapporto – dichiara Giulia Rodano Consigliere regionale e Responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Idv – dimostrano senza dubbio che le tante proteste del primo giorno di scuola non sono figlie di alibi e pretesti di insegnanti viziati o di studenti sediziosi, ma esprimono un disagio reale e oggettivo, che il rapporto Ocse fotografa senza pietà”.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico non sono infatti cessate le proteste di insegnati e genitori, in relazione ai problemi delle strutture scolastiche, nemmeno nei Municipi XI e XII. Non più pacchi postali ammassati davanti al Provveditorato, questa volta la mobilitazione viene direttamente dal personale delle strutture aderente all’Usb, che ha accolto i bambini con il lutto al braccio: “L’invito di alcuni sindacati alle educatrici degli asili nido a mettersi una fascia a lutto per il 1 settembre, mi sembra esagerato e fuori luogo – dichiara l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo alla vigilia delle proteste – Non credo che accogliere i bambini con una fascia nera al braccio in segno di lutto sia un modo educativo per far capire la reale situazione”. Le agitazioni contro le modifiche introdotte dalla recente manovra di assestamento del Bilancio Regionale hanno visto coinvolte, nei primi giorni di settembre, le educatrici di molti nidi pubblici della Capitale. “Invece di pensare al bene delle famiglie, si crea una dannosa spaccatura tra lavoratrici e famiglie stesse – continua De Palo – Roma Capitale ha delle ottime educatrici cui non verrà intaccata la possibilità di lavorare bene e continuerà a garantire questo servizio pubblico che vanta una delle tariffe medie di iscrizione più basse d’Italia”. Secondo quanto affermato dall’Assessore De Palo a margine di un incontro con i rappresentanti dei lavoratori degli asili nido il 1° settembre, la modifica del rapporto educatore/bambino da 1 a 6 a 1 a 7 non farebbe che adeguare il Lazio ai numeri delle regioni italiane più virtuose. “Perché altrove è possibile avere questi numeri e poter lavorare serenamente e a Roma no? – continua De Palo – A Roma non si vedranno 100 bambini in un asilo da 60, al massimo sarà possibile avere 7-8 bambini in più in quegli spazi che lo consentono”. Sempre secondo De Palo anche le problematiche legate alle liste d’attesa per l’inserimento dei bambini nelle strutture scolastiche risentiranno positivamente della manovra: “La lista d’attesa dei nidi si è già ridotta da oltre 8.000 a 6.775 bambini in un paio di mesi e le modifiche introdotte dalla Regione ci permetteranno di accontentare un numero sempre maggiore di famiglie”.

L’Assessore De Palo, assieme al Presidente del Municipio XII Pasquale Calzetta (Pdl), ha incontrato il 6 settembre famiglie e operatori all’asilo nido La Sorgente di via Bruno De Finetti, nel quartiere Fonte Laurentina. In tale occasione Calzetta, rassicurando sulle problematiche innescate dalla manovra, ha dichiarato: “Non cambiano di molto le cose soprattutto in strutture come queste, che hanno già standard ottimali. Ovviamente l’esigenza è quella di dare un servizio ottimo a chi già si trova all’interno di un nido, ma anche pensare alle tante famiglie che sono in lista d’attesa”. Proprio per rispondere alle esigenze del Municipio il Presidente Calzetta ha comunicato che “sono in realizzazione in quest’area 8 nuove scuole, tra nidi, materne ed elementari e per 2 di queste nuove strutture sono già stati aperti i cantieri”. Sulla questione della manovra il Presidente Calzetta ha precisato: “Le modifiche alla legge regionale sugli asili nido non hanno ancora trovato applicazione; per il momento, quindi, la situazione è rimasta invariata. È comunque ancora aperto il dialogo con il Dipartimento ai Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale. Per questo nuovo anno scolastico – ha concluso il Presidente Calzetta – siamo già riusciti a ridurre la lista di attesa e si prevede un’ulteriore riduzione, in quanto gli uffici preposti continuano a ricevere rinunce rispetto alle domande presentate, per cui nuovi posti saranno disponibili”

Di diverso avviso sono il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci e l’Assessore alla Scuola del Municipio XI Nicola Cefali: “Dopo le proteste delle organizzazioni sindacali si è temporaneamente sbloccata la nomina delle supplenti con incarico annuale, restando però lontani dai numeri necessari per garantire il pieno funzionamento di scuole e nidi. Solo dopo le rimostranze – continua Catarci – nel Municipio XI sono stati coperti i nidi Isola di Peter Pan e Acquerello, ma continuano a mancare una decina di educatrici sulle strutture Villaggio nel Bosco, la Filastrocca, il Piccolo Girasole, l’Aquilone e C’era una volta. L’assessore De Palo si è affrettato a comunicare che le liste d’attesa sono diminuite, ma dimentica di dire che da tre anni a questa parte i Piani Investimenti dei Municipi sono bloccati e con essi la realizzazione di nuove strutture scolastiche e la manutenzione straordinaria di quelle esistenti”. Sul territorio del Municipio XI l’unica struttura scolastica di nuova costruzione prevista sarebbe l’Asilo Armonia a Roma 70, i cui lavori sono tuttora in fase di progettazione. “De Palo si è già detto indisponibile all’apertura del nido in questione per la mancanza del personale necessario. Se è vero quanto afferma il Presidente Bonelli circa l’apertura di 4 nuovi asili in tre anni nel Municipio IV sembrerebbe – continua Catarci – che gli sforzi per abbattere le liste di attesa siano concentrati nei Municipi a guida centro destra escludendo quelli guidati dal centro sinistra”. Gravi sarebbero anche le condizioni delle strutture in relazione all’accoglienza di bambini diversamente abili nel Municipio XI: “Nei prossimi giorni si dovrà anche affrontare l’assenza delle insegnanti d’appoggio, necessarie a garantire l’integrazione”.

Sulla questione è intervenuto anche Simone Foglio, Capogruppo del Pdl al Municipio XI: “Le manifestazioni sono solamente il frutto di una strumentalizzazione politica del Presidente Catarci. La manovra regionale va incontro alle famiglie romane che hanno sempre più problemi nell’inserimento dei propri figli nelle strutture scolastiche. Questa è una polemica creata ad arte – continua Foglio – la manovra punta a diminuire le liste d’attesa nelle strutture affrontando il reale problema, vedremo fra un anno come saranno cambiate le cose”. Secondo Foglio inoltre anche i toni delle manifestazioni andrebbero rivisti: “Il Presidente Catarci in un comunicato del 4 settembre ha espresso la vicinanza della sua giunta al testo di uno striscione, preparato in vista dello sciopero generale di martedì 6 settembre, che recitava ‘Alemanno e Polverini così ammazzate i bambini’. Prima di avviare qualsiasi confronto il Presidente Catarci dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa per questo comunicato”.

Il Presidente del XI Municipio ha però risposto a stretto giro alle accuse di Foglio: “Lo striscione cui fa riferimento il Consigliere riportava la parola ‘ammassate’ e non ‘ammazzate’, per questo motivo trovo fuori luogo deviare il dibattito sulla questione dalla sostanza del problema a fantomatiche e radicali prese di posizione. I problemi centrali restano la carenza di strutture e i provvedimenti inadeguati da parte della Giunta regionale e di quella comunale, che si ostinano a tagliare fondi dove più servono, paralizzando anche l’attività dei Municipi sulle strutture esistenti e penalizzando irresponsabilmente le famiglie sui servizi essenziali, senza una prospettiva concreta sul futuro”.

Leonardo Mancini