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Roma 2020, voglia di Olimpiadi

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Presentato dai sindaci di Roma e Venezia il dossier di candidatura ai Giochi Olimpici 2020: a maggio la decisione del Coni sulla città prescelta per la candidatura italiana, a Buenos Aires nel 2013 la decisione finale.

E’ stato consegnato congiuntamente presso il palazzo del Coni dai sindaci di Roma, Gianni Alemanno, e Venezia Massimo Cacciari, il dossier per la candidatura della città italiana che si propone di ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. I due sindaci hanno voluto compiere unitamente il gesto di consegna,  per sedare le molte polemiche che sono seguite alla decisione di entrambe le città di non rinunciare alla corsa “Dai due sindaci ho visto un bel gesto di fair play – commenta il Presidente del Coni Gianni Petrucci – Abbiamo il 25% di possibilità di farcela, come tutti, ci sono nazioni importanti in competizione, che devono temere l’Italia”.
Roma si candida ufficialmente, Alemanno ha anche annunciato l’apertura del sito internet, e ci sono molte iniziative satelliti del Comitato per Roma 2020 a sostegno della candidatura, come il concorso di corti supervisionato da Gabriele Muccino (il cui bando di partecipazione scade il 15 marzo) che permetterà ai tre cortometraggi vincitori di essere presentati ad aprile nell’ambito dell’evento Roma Capitale dello Sport. L’avvenimento sarà un’occasione ulteriore per ribadire le capacità polifunzionali di Roma che, con il Giubileo, i mondiali di nuoto e la finale di Champions League ha già avuto a che fare con grandi eventi che prevedono l’afflusso e l’accoglienza di un gran numero di persone, senza dimenticare che ormai da anni nella Capitale vengono organizzate diverse competizioni di massa come la maratona, il Sei Nazioni di rugby, il tennis al Foro Italico e l’equitazione a Piazza Siena, e recentemente si parla anche di Gran Premio.
Budget di candidatura: 42 milioni di euro, in linea con quelli di città come Rio, Tokyo, Madrid e Londra 2012; un altro discorso qualora – tanto per sognare – Roma dovesse vincere la sfida e qualificarsi come destinazione olimpica 2020, perché si parlerebbe di un budget che sfiora i 2 miliardi di euro, un importante occasione di incremento sia per l’economia che per il turismo, nonché l’opportunità di creare migliaia di posti di lavoro e chissà, ultimare o incrementare le infrastrutture di cui innegabilmente Roma necessita per ospitare l’evento.
La candidatura di Roma ha l’appoggio dell’Unione Industriali Romani e della Camera di Commercio “l’organizzazione dei giochi sarà un acceleratore del Piano per lo sviluppo strategico 2010-2020 e valorizzerà l’immagine di Roma nel mondo – dichiara Alemanno – sarà la più vasta opera di riqualificazione urbanistica ed ambientale mai progettata”.  Le aree interessate dal piano sono due, una a Nord dove sorgerà l’intero parco olimpico tra le zone del Foro Italico, Flaminio, Tor di Quinto e Saxa Rubra; una a Sud, dalla Nuova Fiera di Roma fino ad Ostia, che ospiterebbe le gare di vela e di nuoto in acque libere. Sarà coinvolta anche l’area di Tor Vergata, destinando l’impianto progettato dall’architetto Santiago Clatrava per i mondiali di nuoto e mai realizzato, in un palazzetto dello sport da circa 18 mila posti per ospitare le gare sportive indoor e nel contempo terminare una struttura che permetterebbe a Roma di ipotizzare verosimilmente anche una candidatura per i mondiali 2013 di basket. Oltre 3 milioni di spettatori dal vivo e 4 miliardi multimediali sono importanti numeri su cui ragionare, per questo la partecipazione alla candidatura olimpica è un grande obiettivo, per tutti.

Michela Romoli

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