
ROMA – La Capitale si prepara ad affrontare mesi caldi, in ogni senso. Il Sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza n.74 del 16 maggio 2025, un provvedimento che rafforza in modo significativo le misure per prevenire gli incendi boschivi e mitigare gli effetti delle ondate di calore. In vigore dal 20 maggio al 30 ottobre, l’ordinanza estende di oltre due mesi la finestra di attenzione rispetto al 2024, rispondendo così alla crescente vulnerabilità del territorio urbano di fronte ai cambiamenti climatici.
UN’ESTATE DA CODICE ROSSO
Il nuovo piano arriva dopo un 2024 che ha visto 760 incendi sul territorio romano, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Un aumento che non può più essere considerato emergenza temporanea, ma effetto strutturale di un clima che cambia: più secco, più caldo, più imprevedibile. Alcune zone, come Casal Lumbroso, Ponte Galeria e Santa Maria di Galeria, sono divenute veri e propri focolai ciclici, richiedendo un cambio di passo. Il Comune risponde con un approccio più severo: divieto assoluto di accendere fuochi o usare fiamme libere entro 500 metri dalla vegetazione, sanzioni che possono arrivare fino a 50.000 euro, e l’obbligo per i proprietari di aree verdi di tenere sotto controllo la vegetazione, realizzare fasce protettive antincendio e mantenere i terreni puliti. Chi non si adegua, rischia l’intervento coattivo a proprie spese da parte dell’amministrazione.
L’AMBIENTE URBANO SOTTO STRESS: NON SOLO FUOCO, ANCHE CALDO
L’ordinanza non si limita a contrastare gli incendi. In un’ottica di prevenzione ambientale integrata, il Comune prevede anche l’attivazione di “safe space” climatizzati durante i giorni classificati dal Ministero della Salute come Livello 3 – Ondata di calore. Si tratta di aree attrezzate per offrire refrigerio e assistenza a persone fragili, anziani, senzatetto e chi vive in condizioni di disagio abitativo, in una città che nei mesi estivi può trasformarsi in una trappola termica.
PREVENZIONE, PARTECIPAZIONE, TECNOLOGIA
Per assicurare l’efficacia delle misure, il Campidoglio mette in campo una task force trasversale che coinvolge Municipi, Polizia Locale, Protezione Civile e Dipartimento Tutela Ambientale. Sorveglianza e monitoraggio saranno rafforzati con droni e sistemi di videosorveglianza, mentre un report mensile pubblico informerà cittadini e istituzioni sull’andamento delle azioni. La vera novità, però, è l’enfasi sulla partecipazione attiva: coinvolgimento delle associazioni di volontariato, attivazione di un canale digitale per le segnalazioni da parte dei cittadini, e percorsi formativi e simulazioni nelle scuole, nei centri anziani e nelle strutture ricettive.
IL GIUBILEO E LA PROVA DEL FUOCO (E DEL CALDO)
Con il Giubileo dei Giovani previsto tra il 28 luglio e il 3 agosto, Roma si prepara a un afflusso straordinario di pellegrini. Un banco di prova importante per le nuove misure, che dovranno tutelare non solo l’ambiente, ma anche la salute pubblica e la tenuta sociale della città.
VERSO UNA RESILIENZA URBANA
L’ordinanza n.74 rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali che le città moderne – Roma in primis – si trovano ad affrontare. Non si tratta solo di repressione o di divieti, ma di un nuovo modello di convivenza con la natura. In un contesto di crisi climatica, prevenire diventa la parola d’ordine.
Redazione
(Foto di repertorio)