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Roma: arriva l’ok ai tavolini per bar e ristoranti

Maggiore occupazione suolo pubblico per bar, ristoranti e librerie, la misura del Campidoglio favorire la ripartenza. Raggi: “Per tutto l’anno, concessioni rapide e criteri semplificati”

ROMA – Ampliare la concessione di suolo pubblico per bar, ristoranti e librerie fino a un massimo del 35% di quella già consentita, dietro presentazione di un progetto specifico ai Municipi di competenza. È questo l’asse portante della Memoria approvata dalla Giunta capitolina come misura straordinaria a supporto dei titolari di esercizi di somministrazione e librerie, che potranno anche valersi di un’implementazione delle tipologie di arredi ammessi, per garantire la fruibilità degli spazi esterni e per assicurare il distanziamento sociale. “Concediamo più spazi esterni a bar, ristoranti e librerie, per consentire alle attività di ripartire e garantire maggiori distanze di sicurezza alle persone che torneranno gradualmente a vivere la città – ha commentato in una nota la Sindaca Raggi – Autorizzare superfici maggiori per gli arredi esterni significa velocizzare la ripartenza di un comparto prezioso per l’economia capitolina. Per tutto il 2020 ci saranno procedure rapide e criteri semplificati sia per le richieste che per i rilasci dei permessi, per poter ottimizzare al meglio questa nuova opportunità ed essere concretamente al fianco di chi lavora”.

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UN NUOVO PERCORSO PER LE RICHIESTE

L’intento del Campidoglio è quello di puntare sulla rapidità e sulla semplificazione del sistema di richiesta e rilascio delle concessioni “anche in deroga – s legge nella nota – a tutti i vigenti piani di massima occupabilità (PMO), entro non oltre 20 giorni dalla ricezione della relativa istanza”. Questi alcuni dei criteri minimi cui dovranno conformarsi i progetti presentati dagli esercenti: il massimo riempimento percentuale della superficie disponibile, l’amovibilità degli arredi prescelti per il passaggio dei mezzi di soccorso, la distanza minima prevista dai monumenti, il posizionamento degli arredi rispetto alle facciate vincolate, il raggio di svolta che tenga conto della conformazione della strada.

UNA MISURA STRAORDINARIA

Dall’assessorato al Commercio si parla di “Una misura straordinaria per un’emergenza senza precedenti”. È l’assessore Cafarotti a prendere la parola: “Abbiamo analizzato attentamente l’impatto economico sulle attività cittadine per mettere in campo misure concrete in risposta alla crisi. Rispetto al comparto alloggi e ristorazione, ad esempio, parliamo di una perdita che si aggira tra i -2,4 e -2,8 miliardi – afferma Cafarotti – È evidente che bisogna accompagnare questi settori in fase di ripartenza non solo attraverso lo sgravio della tassazione del suolo pubblico, ma anche liberandoli dai forti vincoli che, in situazione ordinaria, limitano l’iniziativa imprenditoriale. Aree più ampie per l’esercizio delle attività commerciali compensano la limitazione degli spazi fruibili all’interno dei locali, al fine di contenere i contagi tramite il distanziamento fisico”.

I PROSSIMI PASSI

Dopo la memoria di giunta, per rendere il tutto attuativo, il Dipartimento Sviluppo Economico predisporrà entro il prossimo 15 maggio una proposta di deliberazione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina, che preveda il varo di queste misure straordinarie per tutto il 2020, e comunque sino alla nuova adozione dei Piani di Massima Occupabilità (PMO).

Red