
ROMA – Si è tenuto il 25 giugno 2025 in Campidoglio il convegno “Ridurre l’impatto del caldo nei quartieri di Roma. Dalla strategia di adattamento di Roma ai progetti per il clima”, organizzato da Roma Capitale per affrontare l’aggravarsi della crisi climatica in ambito urbano. L’incontro ha rappresentato un passaggio cruciale nel percorso avviato con la prima Strategia di adattamento approvata dall’Assemblea capitolina lo scorso gennaio. In apertura, il sindaco Roberto Gualtieri ha affermato con chiarezza: “Non possiamo negare la realtà dei cambiamenti climatici. I costi del non intervento sarebbero troppo alti per la città e per le persone più fragili”.
UNA CITTÀ CHE SI SURRISCALDA: I DATI PARLANO CHIARO
I numeri illustrati nel primo rapporto di monitoraggio della Strategia di adattamento, curato dal Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), confermano una tendenza netta all’aumento delle temperature. Il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1991: la temperatura media giornaliera è stata di 19,7 °C, superiore di ben 2,5 gradi rispetto alla media 1991-2020. Lo stesso anno ha registrato 36 notti torride, con temperature minime sopra i 25 °C, ben trenta in più rispetto alla norma. Il clima di Roma sta cambiando radicalmente: si intensificano le ondate di calore, aumentano i periodi di siccità e si moltiplicano i fenomeni temporaleschi concentrati in brevi lassi di tempo, con il conseguente rischio di alluvioni e allagamenti. Le proiezioni climatiche per il 2050 non lasciano spazio all’ottimismo e confermano la necessità di intervenire subito.
MISURE PER PROTEGGERE LE PERSONE PIÙ FRAGILI
L’Amministrazione capitolina ha già avviato un pacchetto di interventi urgenti per far fronte al caldo estremo, con un’attenzione particolare ai cittadini più esposti. Sono state attivate tende mobili per fornire ombra e refrigerio, rafforzate le unità di strada attraverso otto camper giubilari e istituito un numero verde (80095774) per offrire teleassistenza e compagnia telefonica. Gli over 70 hanno a disposizione ingressi gratuiti in diciotto piscine comunali. I più piccoli, invece, possono partecipare ai centri estivi finanziati dai Municipi o godersi le gite a Castel Gandolfo. Anche quest’anno si svolgerà il tradizionale pranzo di Ferragosto, che nel 2024 ha coinvolto circa 2.500 persone e che quest’estate vedrà la partecipazione di almeno 3.000 cittadini.
UNA CITTÀ CHE SI ATTREZZA PER IL FUTURO
Per contrastare gli effetti del caldo, Roma sta investendo anche sul rafforzamento delle infrastrutture urbane. Le fontanelle pubbliche, i cosiddetti “nasoni”, sono salite a 3.278, mentre le Case dell’acqua di Acea sono oggi 64, undici delle quali realizzate grazie ai fondi del Giubileo. È stata lanciata una nuova app, ACQUEA, disponibile in tre lingue, che consente ai cittadini di localizzare le fonti di acqua potabile gratuita. Sul fronte del trasporto pubblico, sono in fase di installazione 435 nuove pensiline per i bus, sia in centro che in periferia. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai più piccoli: in novanta asili nido si stanno installando impianti di raffrescamento, grazie a un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro. L’operazione pulizia della città ha visto un notevole potenziamento, con l’estensione delle strade lavate da Ama fino a 12.000 chilometri al mese. Per supportare questo sforzo, sono state acquistate dieci autobotti, tre delle quali già operative, e sono stati lavati e igienizzati circa 18.000 cassonetti stradali, coprendo oltre il 40% delle postazioni.
PARCHI, ALBERI E NATURA CONTRO IL CALORE URBANO
Uno degli interventi più significativi è la riforestazione urbana. L’amministrazione ha già piantato oltre 30.000 alberi adulti e 115.000 tra alberi giovani e arbusti, con l’obiettivo di mitigare gli effetti dell’isola di calore, in particolare nei quartieri più esposti. Sono stati avviati interventi di forestazione finanziati con fondi del PNRR e inaugurato il quinto parco d’affaccio sul Tevere, nell’ambito di un progetto volto a restituire alla cittadinanza il rapporto con il fiume e a offrire spazi freschi, piacevoli e vivibili anche nelle ore serali. Parallelamente, sono partiti i lavori per la realizzazione di 21 nuovi parchi, per un investimento di 63 milioni di euro, nell’ambito del più ampio progetto dei “100 nuovi parchi per Roma”.
VERSO UN PIANO CALDO INTEGRATO E CONDIVISO
Guardando al futuro, l’obiettivo dichiarato dall’Amministrazione è presentare entro il 2026 il primo Piano Caldo di Roma. Questo prevede, tra le altre cose, la mappatura degli spazi pubblici dotati di impianti di raffrescamento, la creazione di una rete di “rifugi climatici” in grado di accogliere la popolazione durante le ondate di calore, e il coordinamento tra tutti gli assessorati, i dipartimenti e le istituzioni scientifiche. Fondamentale sarà anche il coinvolgimento di attori economici e sociali in una logica di collaborazione virtuosa e la condivisione di buone pratiche con altre città italiane ed europee.
UN LAVORO CORALE TRA ISTITUZIONI E MONDO SCIENTIFICO
Al convegno sono intervenuti, oltre al sindaco Gualtieri, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia e il direttore dell’Ufficio Clima Edoardo Zanchini. Presenti anche numerosi esperti, tra cui rappresentanti del CMCC, della Protezione Civile di Roma Capitale, del Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma 1, del CNR, di ISPRA e delle principali università romane. È da questa rete di competenze, istituzioni e saperi che nasce la risposta di Roma a un futuro climatico sempre più complesso e urgente.
Redazione