
ROMA – È il capogruppo della Lega in Capidoglio, Fabrizio Santori, a parlare della prossima presentazione di un’interrogazione in Assemblea Capitolina sui dettagli dell’appalto, le eventuali gare svolte, i criteri di scelta del fornitore e la compatibilità dei nuovi cestini “Cestò” con le esigenze della città. L’interrogazione arriva dopo una richiesta di accesso agli atti avanzata dal consigliere ad AMA relativa proprio all’acquisto dei nuovi cestini.
L’ANNUNCIO DEI CESTÒ
I nuovi cestini stradali della Capitale erano stati annunciati ufficialmente in Campidoglio ad inizio dicembre del 2023, in occasione della presentazione del Piano Operativo Ama per le festività natalizie. I nuovi cestoni hanno una forma classica che richiama quella dei loro predecessori in ghisa, ma sono realizzati completamente in plastica riciclata.
I NUMERI DELL’OPERAZIONE
“Oltre due milioni di euro spesi per l’acquisto dei nuovi cestini stradali ‘CeStò’, con un costo medio più che triplicato rispetto al passato – afferma in una nota il consigliere Santori – È l’ennesimo caso di spesa pubblica eccessiva da parte della giunta Gualtieri su cui presenteremo un’interrogazione dettagliata”. “I numeri parlano chiaro”, continua, “dal 2016 al 2021 sono stati acquistati 3.100 cestini per una spesa complessiva di € 556.670, con un costo medio unitario di circa € 179; dal 2022 al 1° agosto 2024, invece, sono stati acquistati 2.704 cestini, di cui 222 standard (per € 169.425, costo medio € 763,61), 2.482 ‘CeStò’ in HDPE (per € 1.876.744,96, costo medio€ 755,94). A questi si aggiungono € 83.625 per la sola campagna pubblicitaria. Una spesa complessiva superiore a 2 milioni di euro che risulta del tutto sproporzionata rispetto ai costi sostenuti in passato, e che presenta numerosi profili critici.
LE CRITICHE
È sempre dalla Lega che vengono riportate alcune delle critiche e delle segnalazioni arrivate dai territori: “I nuovi cestini “CeStò” sono stati oggetto di pesanti contestazioni da parte dei cittadini e del personale operativo perché facilmente accessibili da gabbiani e cornacchie che ne compromettono l’efficacia a danno del decoro urbano, e i posacenere sono stati aggiunti solo successivamente. Oltre a questo – insiste il leghista – sono stati segnalati casi di deformazione dei contenitori per effetto del caldo, nonostante il materiale HDPE dichiarato ignifugo, e in alcuni casi vengono usati come sedute o panchine, compromettendone la funzionalità”.
Redazione