
ROMA – Una visione plurale e lungimirante per immaginare la Capitale nei prossimi decenni: è quanto emerso oggi dalla presentazione ufficiale degli esiti del Laboratorio Roma050, il progetto di ricerca e pianificazione urbana diretto dall’architetto Stefano Boeri e promosso da Roma Capitale insieme all’assessorato all’Urbanistica, in collaborazione con Risorse per Roma S.p.A. La cerimonia si è svolta nella Sala della Protomoteca, alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri, dell’assessore all’Urbanistica e alla città dei 15 minuti Maurizio Veloccia e del celebre architetto Rem Koolhaas.
Obiettivo del Laboratorio, avviato 18 mesi fa e coordinato dagli architetti Eloisa Susanna e Matteo Costanzo, è stato costruire una prospettiva concreta e articolata sul futuro urbano di Roma. Il team, composto da giovani professionisti under 35 selezionati tra oltre 350 candidati, ha sviluppato una proposta strutturata su tre orizzonti temporali: il futuro immediato (2030), quello strategico (2030–2050) e quello ipotetico (2050 e oltre). Il risultato è racchiuso in tre documenti: l’Atlante delle Trasformazioni, l’Affresco della Roma Futura e la Carta per Roma.
Il primo, l’Atlante delle Trasformazioni, rappresenta una mappatura approfondita dei progetti esistenti, delle trasformazioni in corso e delle traiettorie emergenti. Uno strumento operativo che consente di leggere la complessità del presente e individuare i semi del futuro già presenti nella città.
L’Affresco della Roma Futura è invece il documento strategico che proietta Roma verso il 2050. Basandosi sulle informazioni contenute nell’Atlante, propone un orientamento chiaro per le politiche urbane dei prossimi decenni, fondato su tre direttrici principali: l’acqua, l’archeologia e il Grande Raccordo Anulare.
Chiude il trittico la Carta per Roma 2050, una sorta di manifesto urbano che raccoglie visioni, suggestioni e principi utili a orientare le scelte pubbliche nel lungo periodo, valorizzando le vocazioni profonde della città.
“Un lavoro molto convincente – ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri – che poggia le sue basi su alcune caratteristiche che rendono Roma unica e che disegna una città del futuro straordinaria, valorizzando la dimensione ambientale e storico-archeologica con livelli di qualità della vita alti e uno sviluppo sostenibile. Una Capitale che riscopre il mare e i fiumi, costruisce sistemi ambientali diventando il parco urbano più grande del mondo e con il Gra che diventa elemento di ricucitura e non di isolamento”.
Sulla stessa linea l’assessore Maurizio Veloccia: “Ringrazio l’architetto Stefano Boeri per questo lavoro e con lui i giovani professionisti che con caparbietà e passione si sono lanciati in questa sfida. Quello che ci consegnano è il disegno ragionato di una Roma possibile nel medio e lungo periodo. Una Roma che faccia dei servizi ecosistemici la base del suo sviluppo futuro, che sappia coniugare sviluppo e natura, innovazione e inclusione. Il coraggio di affrontare i cambiamenti necessari e la capacità di gestire tale transizione in modo equo costituiscono la più grande sfida per chi è chiamato a governare le città”.
A tirare le fila del progetto è stato lo stesso Stefano Boeri: “Il futuro di una grande e complessa città come Roma va declinato al plurale. C’è il futuro istantaneo, dei progetti in corso di realizzazione o pronti a partire, che parla di una metropoli con grandi problemi ma anche grandi energie. C’è un futuro strategico, che guarda al 2050 e immagina una metropoli con la forma di un arcipelago, composta da oltre 250 piccoli quartieri, che riconquista un rapporto unico con la natura. Infine, c’è un futuro ipotetico, auspicato ma ancora incerto, che prevede una Roma che nasce anche dal mare, dal Tevere e dall’Aniene, con Ostia come centro dell’Unione dei Paesi del Mediterraneo”.
Il Laboratorio Roma050 non offre solo una visione: propone strumenti operativi, idee e scenari per orientare concretamente le politiche urbane della Capitale, in un momento storico in cui il futuro delle città coincide con il futuro del pianeta.
Redazione