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Roma: mezzi pubblici e riaperture, qualche numero dalla Fase 2

Sui mezzi pubblici solo il 15% dei normali utenti, mentre riaprono l’80% di bar e ristoranti

ROMA – La Fase 2 nella Capitale è iniziata. Nella giornata di ieri non sono mancate le code all’ingresso in metro (soprattutto nei capolinea) e le segnalazioni di parchi con l’erba troppo alta per far rispettare il distanziamento sociale. Poche le sanzioni ai negozianti, circa 10, hanno riguardato alcuni negozi di bigiotteria e borse che hanno riaperto pensando di rientrare nelle categorie autorizzate e le altre per spostamenti senza giustificazione.

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I DATI DEI MEZZI PUBBLICI

Sono state 110mila le vidimazioni di biglietti e abbonamenti sulle metro e treni regionali nella giornata di ieri. L’inizio della Fase 2 ha visto la presenza sui mezzi di circa il 15% dei passeggeri di un normale giorno pre-covid19. Per quanto riguarda i bus il conto delle presenze di ieri si è attestato a 150mila persone. Si parla quindi di una flessione dell’85% sul numero normale di passeggeri, che si aggiravano sui 750mila per metro e treni regionali, mentre per i bus arrivavano anche al milione e mezzo ogni giorno. in questa prima parte della Fase 2 sono stati messi n campo da Atac 1300 bus su tre turni, per un totale di circa 4000 autisti. Sono attivi 250 controllori più 150 ausiliari del traffico. Purtroppo la flotta dei bus ha già subito alcuni tagli, a partire dai 45 filobus rimasti senza manutenzione (per la scadenza del contratto non rinnovato) e per il rientro nelle officine dei 90 nuovissimi bus a metano, sui quali sarebbe stato riscontrato un difetto di fabbricazione.

LE RIAPERTURE

Stando ai dati diramati dalla Fipe-Confcommercio, resi disponibili dall’Ansa, avrebbero riaperto i battenti il 70-80% dei bar e ristoranti di Roma (8-9mila esercizi commerciali) con il servizio di asporto. Sono infatti 6mila i ristoranti della Capitale, mentre il numero dei bar è di 5.600. Il dato che in questo momento vede riaperti 7-8 esercizi commerciali su 10, nei prossimi giorni potrebbe variare, sono molti infatti i commercianti pronti a chiudere qualora il volume di affari non giustificasse la riapertura in questa fase.

Red