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Sistema Rifiuti: arriva il ‘supercommissario’

malagrotta

Con un emendamento alla Legge di Stabilità, approvato dalla commissione Bilancio del Senato, è stata istituita la figura del ‘supercommissario’ per far fronte alla vicenda del sistema rifiuti della Capitale.

Sarà in carica per circa sei mesi, termine che potrà essere prorogato o revocato a seconda della situazione cui si andrà incontro. Entrerà in carica alla scadenza del mandato del commissario straordinario, ovvero il 31 dicembre prossimo. La decisione sulla nomina spetterebbe al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che potrebbe anche prorogare il mandato del commissorio Sottile. Quest’ultimo sulla questione di Malagrotta ha già fatto sapere che sarà necessaria un’ulteriore proroga, probabilmente fino ad aprile o maggio, e che non sarà necessariamente lui la persona scelta dal ministro Clini. La decisione sulla nuova figura è nata principalmente in risposta alla bocciatura arrivata dal Parlamento europeo, riferita all’inadeguatezza dei poteri commissariali. Il supercommissario sarà quindi “autorizzato alla realizzazione e alla gestione delle discariche, nonché di impianti per il trattamento di rifiuto urbano indifferenziato e differenziato. Inoltre – si legge nel documento – darà supporto alla Regione nelle iniziative necessarie al rientro della gestione ordinaria e potrà adottare i necessari provvedimenti di natura sostitutiva in danno dei soggetti inadempienti”. La paura che si legge nelle dichiarazioni dei palazzi è quella del vuoto di potere nel periodo elettorale, quando tutte le poltrone delle istituzioni preposte alla soluzione della vicenda saranno vacanti. “Questo commissario – afferma il Sindaco Gianni Alemanno – è necessario per risolvere i conflitti di attribuzione dell’attuale legge sui rifiuti su chi deve decidere in emergenza. Questo permette una velocizzazione della procedura e la possibilità di chiudere in tempi strettissimi”. Dalla ex Governatrice del Lazio, Renata Polverini, arriva invece un’analisi perentoria: a suo parere se arrivasse un supercommissario sarebbe colpa delle istituzioni che non hanno fatto quanto previsto dalla legge. Dalla terza parte coinvolta, la Provincia di Roma, arriva la replica che rimette le colpe proprio sull’operato della Regione: “Leggendo i poteri che avrà il Commissario è del tutto evidente che il problema è stato rappresentato dall’inerzia e dalle inadempienze della Regione Lazio”. Questa situazione di incertezza, soprattutto riguardo le responsabilità, preoccupa il consigliere di Roma Capitale e candidato sindaco alle primarie del centrodestra, Fabrizio Santori, che in una nota dichiara: “Ho la forte preoccupazione che sulla questione rifiuti, con particolare riferimento al sito di Monti dell’Ortaccio e alla questione della Valle Galeria, si stia concretizzando un riprovevole accordo pre-elettorale tra il Sindaco Alemanno e l’ex presidente della Provincia di Roma, ora candidato Presidente alla Regione Lazio, Zingaretti. Un accordo teso nella sostanza a non decidere e a far rimanere lo status quo fino alla nomina di un super-commissario ai rifiuti, il personaggio che smarcherà la politica locale dalle proprie responsabilità decisionali”. Questo clima attendista potrebbe anche sembrare una buona notizia per la gente della Valle di Galeria, soprattutto “visto che per ora l’ipotesi della discarica a Monti dell’Ortaccio resta congelata – seguita Santori – se non fosse che la discarica di Malagrotta continua ad operare e che nessuno ha avuto il coraggio politico di decretarne la definitiva chiusura”. Di sicuro la partita politica che la nostra città si appresta a giocare, non semplifica la soluzione della vicenda. Un supercommissario poi, sembra essere solamente l’ennesima figura che allenti i legacci degli obblighi politici delle Istituzioni nei confronti dei cittadini. Con il 2013 che si avvicina, la discarica di Malagrotta probabilmente prorogata e Monti dell’Ortaccio ancora in pericolo, non si intravedono mesi facili per il sistema rifiuti.

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Leonardo Mancini