ROMA – Il futuro del nuovo Stadio della Roma sull’area di Tor di Valle è quanto mai incerto. Dopo l’arresto dell’ex presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, e la nuova , seppur breve, ‘due diligence’ che potrebbe essere attivata dal Campidoglio, i tempi sembrano allungarsi ulteriormente. Soprattutto se si pensa alle molte perplessità sul progetto che vengono avanzate anche all’interno della compagine penta-stellata. Proprio quest’oggi la consigliera ragionale del M5s, Roberta Lombardi, in una intervista ha sottolineato la necessità di fermarsi, e di rivedere il progetto. “Il Consiglio Comunale farebbe bene ad annullare in autotutela la delibera di pubblico interesse perchè, come detto dalla procura, è possibile ci sia stato un vizio nell’individuazione dell’interesse pubblico – ha detto la Lombardi durante l’intervista rilasciata a Repubblica – In questo caso non ci sarebbero penali da pagare e si potrebbe lavorare con la Roma per individuare un sito nuovo”.
I LAVORI NEL 2019? – Di tutt’altro avviso la società giallorossa, con il patron Pallotta che preme il piede sull’acceleratore: “I tifosi vogliono lo stadio per loro e per stare più vicino alla squadra. Vogliamo iniziare i lavori entro il 2019 e dare alla Roma lo stadio che merita”. Una speranza che potrebbe però venire dissolta, soprattutto se il voto previsto in Assemblea Capitolina non dovesse dare il risultato sperato dai vertici del Campidoglio. Ci sarebbero infatti alcuni consiglieri della maggioranza non conviti di votare la variante utile a far riprendere l’iter per la realizzazione dell’impianto nell’ansa del Tevere. Proprio su questa componente cerca di fare leva il consigliere di Leu Fassina: “I consiglieri capitolini del M5S raccolgano l’invito della loro collega Roberta Lombardi: annullino in autotutela la delibera Stadio per assenza di interesse pubblico. Per farlo – seguita Fassina – hanno già lo strumento pronto e in arrivo in aula Giulio Cesare: la proposta di delibera della consigliera Grancio e del sottoscritto contenente esattamente il dispositivo proposto da Lombardi”
IL DIBATTITO NEI MUNICIPI – Intanto in questi giorni il dibattito sullo Stadio non è rimasto solamente confinato alle cronache giudiziarie. Nei due Municipi che ospiteranno l’intervento urbanistico infatti si punta a dibattere sulla proposta di iniziativa consiliare a firma dei Consiglieri Grancio e Fassina, per l’annullamento in autotutela della dichiarazione di pubblico interesse. Il Municipio IX ne discuterà mercoledì in Commissione Urbanistica, presieduta dall’ex consigliere grillino Paolo Mancuso, mentre in Municipio XI sono i consiglieri Palma (Fdi) Sappia e Restivo (Gruppo Misto) ad aver avanzato formale richiesta di discussione. In particolare la volontà dei consiglieri d’opposizione in Municipio XI è quella di arrivare alla discussione in Commissione Urbanistica prima del 9 aprile prossimo, quando il parlamentino di via Mazzacurati sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia per il Presidente Torelli, una votazione che aprirà la strada al commissariamento: “A pochi giorni dalla sfiducia – scrive su Facebook Maria Cristina Restivo – è bene far capire in modo chiaro quale sia la posizione del Municipio”.
UNO STADIO A FIUMICINO – Una proposta per ‘togliere d’impaccio la Capitale’ arriva dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Durante una trasmissione di Radio Cusano Campus, il primo cittadino ha proposto l’area alle spalle di del centro commerciale Da Vinci: “Sono duecento ettari ed è destinata dal piano regolatore ad essere edificata – ha affermato Montino-Valida anche sotto l’aspetto delle infrastrutture, la Roma-Civitavecchia che passa a fianco, la Roma-Fiumicino, la stazione di Parco Leonardo che si trova a poche centinaia di metri dall’area individuata”.
Leonardo Mancini