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Stadio della Roma: massima attesa per lo studio del Politecnico

La prossima settimana sarà fondamentale per il nuovo Stadio della Roma

TOR DI VALLE – L’ufficialità della notizia ancora non c’è, ma stando a quanto si apprende e che viene riportato dai maggiori quotidiani, la relazione definitiva del Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle, sarebbe arrivata ieri in Campidoglio. Un invio perfettamente in linea con la scadenza prevista (31 gennaio appunto) ma che dal Campidoglio ancora non hanno confermato. È solo una nota del Campidoglio delle 19 di ieri a parlare di questo documento: “Il parere del Politecnico di Torino sullo stadio di Tor di Valle dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Roma Capitale organizzerà una conferenza stampa la prossima settimana per illustrarne i contenuti”.

LO STUDIO DEL POLITECNICO – In queste ore potrebbe essere stato convocato un vertice di maggioranza per spiegare i contenuti del documento, mentre lunedì 4 febbraio è fissata una riunione della Commissione trasparenza in Comune proprio con l’intento di esaminare il progetto alla luce delle osservazioni del Politecnico. La prima data di scadenza per la consegna della relazione dell’ateneo sabaudo era il 9 gennaio scorso, appuntamento saltato a causa dell’invio di nuovo materiale da parte del Campidoglio: il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e le previsioni di investimento sul ferro. La speranza del Campidoglio in queste fasi sembra essere quella di superare con queste previsioni le preoccupazioni del Politecnico, che aveva fatto inizialmente parlare di scenario catastrofico sotto il profilo della mobilità.

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LA DENUNCIA DEL CODACONS – Intanto questa mattina è arrivata la notizia di una denuncia da parte del Codacons nei confronti del Campidoglio in merito alla possibilità che il parere del Politecnico venga secretato: “Il Comune non può imporre il segreto su un atto di importanza vitale per la città e per i cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – per tale motivo presenteremo un esposto in procura chiedendo di accertare se la decisione del sindaco raggi di secretare il documento in questione possa configurare l’ipotesi di omissione di atti dovuti, in relazione alla mancata trasparenza a danno della collettività”. Per il Codacons “qualsiasi squilibrio che dovesse emergere dalla relazione del politecnico confermerebbe la presenza di speculazioni e di interessi privati più volte da noi denunciati – prosegue l’associazione dei consumatori – una situazione che finirebbe per danneggiare gli stessi tifosi della Roma e che potrebbe portare a nuove azioni legali per bloccare la realizzazione dell’opera”.

SITI ALTERNATIVI – L’associazione dei consumatori punta sull’opportunità di rivedere sostanzialmente il progetto, anche nella sua collocazione: “Riteniamo che il campidoglio debba abbandonare il progetto di Tor di Valle, che presenta troppe criticità e troppe situazioni che rischiano di bloccare l’opera, e regalare alla città e ai tifosi un nuovo stadio su siti alternativi già individuati da studi realizzati dal Codacons e dal tavolo della libera urbanistica, come l’area di fronte al Luneur, la Fiera di Roma e lo Stadio Flaminio”. Tutti siti che secondo il Codacons permetterebbero di realizzare lo stadio sfruttando terreni e strutture ad oggi inutilizzate, senza costi per la collettività e senza possibilità di speculazione da parte dei privati. Una posizione simile è stata presa anche dall’Associazione Italia Nostra negli scorsi giorni, sottolineando come l’Amministrazione “non può che prendere atto, finalmente, che uno #StadioFattoBene annesso ad un business park a Tor di Valle non si può fare”. Per l’Associazione serve quindi cercare un’area alternativa, che soddisfi sia l’interesse pubblico che tutte le necessità legate ai trasporti e alla mobilità. Su questa possibilità Italia Nostra già in passato aveva avanzato alcune possibili alternative, come l’area di Torre Spaccata, di Pietralata, del Capolinea Anagnina e di Tor Vergata.

LeMa