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Una nuova ciclabile Lungotevere degli Artigiani all’ex Mattatoio

Firmata la convenzione per un progetto di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile

ROMA – Un nuovo tassello si aggiunge alla rete della mobilità sostenibile della Capitale: questa mattina in Campidoglio è stata firmata la convenzione tra Roma Capitale e Fondazione Roma per la realizzazione di un nuovo tratto ciclabile che collegherà il Lungotevere degli Artigiani all’entrata dell’ex Mattatoio, nel cuore del quartiere Testaccio.

L’accordo, sottoscritto dal sindaco Roberto Gualtieri e dal presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi, prevede che sia proprio la Fondazione a farsi carico dell’intero intervento, “a propria cura e spese e senza corrispettivo”, occupandosi della progettazione esecutiva, dell’affidamento dei lavori e della bonifica dell’area, oggi in parte occupata da strutture commerciali dismesse.

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Il nuovo tratto ciclabile, lungo circa 550 metri, sarà realizzato in sede propria e con materiali in grado di integrarsi armoniosamente con il contesto storico-ambientale. Prevista anche un’illuminazione a LED incassata, per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni senza ostacolarne il passaggio.

UN NUOVO INGRESSO PER IL MATTATOIO

Oltre a potenziare la ciclabilità cittadina, l’intervento assume un forte valore simbolico e urbanistico: consentirà infatti di creare un nuovo ingresso al Mattatoio, oggi uno dei poli culturali più vitali della città, integrandolo con la dorsale del Tevere e offrendo un accesso sicuro e diretto ai cittadini e ai visitatori.

“Realizzeremo non solo una pista ciclabile, ma anche nuovi marciapiedi, illuminazione e alberature. Sarà una delle piste ciclabili più belle di Roma”, ha dichiarato il sindaco Gualtieri, sottolineando il valore dell’intervento come esempio di rigenerazione urbana e collaborazione tra pubblico e privato. “È un’opera che unisce qualità architettonica, attenzione ambientale e valore civico”.

UN MODELLO INNOVATIVO DI PARTENARIATO

Il progetto rappresenta anche un banco di prova per le nuove norme sul partenariato pubblico-privato previste dal Codice degli appalti: si tratta infatti della prima applicazione concreta a Roma di una norma che consente a un soggetto privato di realizzare un’opera pubblica interamente a sue spese, per poi consegnarla alla collettività.

“Con la firma di oggi prende forma un’idea nata durante uno dei nostri simposi”, ha ricordato il presidente Parasassi, “dimostrando che ascoltare il territorio e trasformare i bisogni in progetti è possibile”. La Fondazione Roma si propone così come motore di innovazione e promotore di sostenibilità, “coinvolgendo la cittadinanza anche nella responsabilità di tutela di un bene comune una volta completato”.

UN TASSELLO STRATEGICO

Soddisfatto anche l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che ha sottolineato come il nuovo tratto ciclabile si inserisca in un disegno più ampio di connessione urbana: “Va a completare un corridoio ciclabile strategico, inserito in un’area al centro di uno dei più importanti piani di rigenerazione urbana, da Testaccio a stazione Trastevere”. Patanè ha inoltre annunciato un altro progetto analogo, finanziato da Enac, che collegherà la dorsale del Tevere all’aeroporto dell’Urbe.

Il progetto ha già superato positivamente la Conferenza dei Servizi lo scorso gennaio e ora attende l’approvazione definitiva del progetto esecutivo da parte del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti. Roma Capitale, da parte sua, garantirà che le aree siano libere e disponibili per l’inizio dei lavori.

Un passo concreto verso una città più verde, accessibile e connessa, in cui la mobilità dolce diventa infrastruttura strategica per la qualità della vita.

Redazione